Mercoledì 24 Aprile 2024

Ladro ucciso, indagato il tabaccaio "Mi ha puntato la pistola e ho sparato"

Aveva già subito un furto di 10mila euro in negozio. Il pm gli contesta eccesso colposo in legittima difesa. Il romeno aveva un’arma giocattolo, domani l’autopsia. Continua la caccia ai tre complici in fuga

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Quando è rientrato a casa con il figlio e ha sentito dei rumori al piano superiore ha intuito che c’era qualcosa che non andava. Così è andato a controllare. È stata una questione di istanti e poco dopo Sandro Fiorelli si è imbattuto in tre sconosciuti che rovistavano nelle stanze della sua villetta. Sorpreso dal proprietario di casa uno dei ladri gli avrebbe puntato contro una pistola, poi risultata una replica, e a quel punto l’uomo ha sparato con il suo fucile da caccia. Due i colpi esplosi, di cui uno ha centrato e ucciso il 34enne romeno Mirel Joaca Bine.

È finito in tragedia lunedì sera un furto in un’abitazione di Santopadre, piccolo Comune in provincia di Frosinone di poco più di mille anime. Fiorelli, proprietario di casa e titolare di una tabaccheria, è ora indagato per eccesso di legittima difesa. La procura di Cassino lo ha iscritto nel registro degli indagati. Quello di lunedì per il tabaccaio non era il primo furto subito. Poco tempo fa era già finito nel mirino dei ladri che avevano messo a segno un grosso colpo nel suo negozio. Intanto vanno avanti le indagini dei carabinieri per ricostruire con esattezza l’esatta dinamica dell’accaduto. A quanto ricostruito finora dagli investigatori, il tabaccaio è rientrato a casa poco prima delle 20 con il figlio dopo aver chiuso il negozio. Entrati nella villetta hanno sentito degli strani rumori al piano superiore così il padre ha deciso di andare a controllare. L’uomo avrebbe sparato due colpi con un fucile da caccia regolarmente detenuto dopo che il ladro gli ha puntato una pistola, poi risultata una replica. Un colpo ha centrato il romeno 34enne, incensurato, uccidendolo mentre l’altro sarebbe stato sparato in aria. I complici, almeno due, sono invece riusciti a scappare. Sono ora in corso indagini per identificarli. Gli investigatori hanno effettuato ricerche ad ampio raggio. Non si esclude che la banda potesse essere composta da più persone oltre i tre visti entrati nella villetta. In settimana, forse tra giovedì e venerdì, potrebbe esserci l’autopsia sul corpo di Mirel Joaca Bine, che non avrebbe precedenti alle spalle. E non era la prima volta che il tabaccaio finiva nel mirino dei ladri: recentemente Fiorelli aveva subito un furto da oltre 10mila euro nella sua tabaccheria.

Il paese nel frusinate esprime solidarietà al tabaccaio, pur scegliendo di non esporsi eccessivamente. "È stata legittima difesa – dice Daniele, un ragazzo del paesino –. Sandro ha fatto bene, avrei fatto anche io lo stesso. Messa alle strette una persona dovrà pur difendersi, il fatto è che purtroppo di queste cose si sente parlare spesso e si agisce poco. Il Paese ha espresso sui social la solidarietà a Sandro, siamo tutti con lui. Purtroppo oggi la situazione economica italiana è quella che è, molti giovani non lavorano e per vivere delinquono".

red. int.