"’La vita è bella’ fa paura" E ritirano i figli da scuola

Milano, i genitori in rivolta: "Non mostrate il film di Benigni ai nostri bimbi" Polemiche davanti all’istituto, intervengono i carabinieri. Il sindaco: assurdo

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di Monica Autunno

GESSATE (Milano)

"La vita è bella" di Roberto Benigni? "Inadatto ai bambini troppo piccoli". Un gruppo di genitori di bimbi di quinta elementare prima scrive alla preside e poi, non ottenuta risposta, si presenta davanti a scuola il giorno della proiezione. Volano parole grosse, e arrivano persino i carabinieri. È accaduto a Gessate, in provincia di Milano, all’esterno dell’Istituto comprensivo Alda Faipò. Sei bambini sono stati riportati a casa dalle famiglie. Quanto basta per scatenare una bufera.

Nell’istituto erano in programma iniziative per affrontare con i bambini le tematiche relative al Giorno della memoria sull’Olocausto. Tra queste, la proiezione di alcune pellicole, non certamente scelte a caso, ma tra quelle consigliate dal ministero dell’Istruzione per le fasce d’età specifiche. Fra i titoli "Il bambino con il pigiama a righe" e, appunto, il pluripremiato "La vita è bella" di e con Roberto Benigni.

Circa una settimana fa la mail, inviata alla direzione didattica da parte di dodici genitori di una classe di quinta elementare. Il succo, l’invito alla dirigenza a sospendere le proiezioni o a trovare attività alternative per i bambini. "Diversi genitori sono estremamente attenti alla fruizione dei contenuti da parte dei figli, e conoscendo entrambe le pellicole, le ritengono inidonee alla visione da parte dei bambini. Facciamo notare che “Il bambino con il pigiama a righe“ ha un visto di censura che lo consiglia ai maggiori di 12 anni, “La vita è bella“ è classificato per tutti ma consigliato a un pubblico superiore ai 13 anni", hanno scritto i genitori. Nel mirino i contenuti ritenuti forti che, "non fatti fruire nella maniera ideale, rischiano non solo di non sensibilizzare, ma di ottenere il risultato contrario, sclerotizzando l’emotività del bambino".

Alla missiva dei genitori non era arrivata risposta da parte della dirigente scolastica Regina Ciccarelli. E l’altra mattina, giorno della proiezione, un gruppo di genitori firmatari si è presentato davanti a scuola, chiedendo prima un colloquio, poi di ritirare i bambini. Non è mancata la tensione, tanto che la preside ha chiamato i carabinieri, prontamente giunti sul posto a sedare animi e ricostruire i fatti.

Sei bimbi sono tornati a casa con i genitori. Nel momento di maggiore tensione la chiamata è arrivata anche alla sindaca Lucia Mantegazza, che poco dopo si è presentata a scuola. "Un episodio assurdo - afferma -. Non conosco i genitori, e non ho avuto modo di confrontarmi con loro. Ma non trovo altro termine".

"La Giornata della Memoria – continua – è una ricorrenza internazionale che non solo ritengo giusto ma anche doveroso celebrare. E “La vita è bella“ è un film consigliato per la primaria anche dal Miur. Ringrazio dunque i docenti che portano avanti il loro prezioso lavoro, educando al rispetto delle differenze contro ogni forma di violenza e discriminazione".