
È un brivido che scuote il mondo della sinistra lungo la via Emilia. Basti dire che per la prima volta nella storia della Repubblica, un deputato rischia di perdere il proprio seggio per presunte irregolarità nei rimborsi della campagna elettorale. A far respirare un’aria che ricorda i tempi di tangentopoli è Aboubakar Soumahoro, il deputato eletto con l’Alleanza Verdi e Sinistra in uno dei collegi proporzionali dell’Emilia-Romagna. Nella bufera c’era già, a causa dell’indagine che sta interessando la moglie Liliane Murekatete e la suocera Marie Thérèse Mukamitsindo, indagate per aver sottratto denaro destinato all’accoglienza dei migranti nella loro coop.
Poi l’ennesima tegola: al deputato vengono contestate irregolarità sui contributi ricevuti nella campagna elettorale per le Politiche 2022. La Corte d’Appello di Bologna lo accusa di tardiva indicazione del mandatario sul finanziamento della propria campagna elettorale e tardiva comunicazione del conto corrente di riferimento dov’è transitato il denaro.
Il mandatario è il consigliere comunale modenese Stefano Manicardi, incaricato dal Pd, che ieri non rilasciava dichiarazioni "per rispetto degli organismi che stanno verificando i fatti". Questi ‘ritardi’ adombrerebbero un ammanco in denaro: sulla piattaforma online Politic-ally, dove Manicardi figura come mandatario, sono stati raccolti 7.372 euro. Ma Soumahoro, nella rendicontazione sul sito della Camera, denuncia spese per 20mila euro: 12mila ne mancano all’appello e restano da giustificare. La Giunta delle elezioni della Camera potrebbe fargli perdere il seggio. Sul caso si sono buttati gli inviati di Striscia la Notizia, che ieri sera hanno buttato sul tavolo altri dubbi: Pinuccio, l’inviato di Antonio Ricci, ha ricordato come "a marzo, dopo che Soumahoro era già stato eletto, fosse ancora possibile versare soldi sulla piattaforma Politically per la sua campagna elettorale (ormai chiusa)". Pinuccio fece anche la prova e la donazione andò a buon fine. Ma non si trovano tracce di quelli o di altri soldi sulla pagina ufficiale della Camera dei deputati, dove gli onorevoli devono pubblicare la rendicontazione dei soldi ricevuti". In più, secondo Striscia la Notizia, "in quella del deputato di origini ivoriane tutti i nomi di chi ha donato sono stati oscurati. Operazione legittima, ma perché a questo punto non fare chiarezza sui fondi? C’è qualcosa da nascondere?".