Martedì 23 Aprile 2024

La veterana che credeva al complotto Ashli uccisa negli scontri al Congresso

Era convinta che Trump fosse l’ultimo rimasto a combattere contro i satanisti

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Aveva 35 anni ed era una veterana Ashli Babbitt, la donna uccisa al Congresso Usa durante i disordini causati dai sostenitori di Donald Trump. Babbitt, a quanto riferiscono i media Usa, è originaria di San Diego, in California, e ha prestato servizio nell’Aeronautica statunitense combattendo in Afghanistan e in Iraq, poi nel Kuwait e nel Qatar con la Guardia Nazionale.

Il suo ex marito, che aveva conosciuto nell’Aeronautica prima di separarsi nel 2019, ha riferito al Washington Post che non temeva di esprimere le proprie opinioni e che era una convinta sostenitrice di Trump. Lo scorso settembre aveva postato in un tweet una foto in cui indossava una maglietta con la scritta: "Siamo Q", con un chiaro riferimento a ‘QAnon’, l’assurda teoria del complotto contro Trump dell’estrema destra americana. In poche parole, i sostenitori di questa strampalata tesi credono che una lobby satanista, dedita alla pedofilia, stia cercando in tutti i modi di estromettere il presidente repubblicano dal potere, in quanto ultimo e unico avversario rimasto sulla strada del dominio assoluto. Q è stato il primo a rivelare – in forma anonima e su Internet – quanto stava succedendo alle spalle degli americani.

Babbitt aveva anche postato dei video di comizi di Trump e delle foto di altri sostenitori del tycoon in volo verso Washington per protestare contro l’esito del voto. La veterana aveva inoltre scritto, in un altro tweet: "Nulla ci fermerà. Possono provarci e provarci ancora, ma la tempesta è arrivata e sta per colpire Washington in meno di 24 ore".

red. est.