Variante Delta, contagi e terapie intensive in aumento

Tasso di positività all’1,3%. Continua a calare però il numero dei decessi

La variante Delta preoccupa sempre più (Ansa)

La variante Delta preoccupa sempre più (Ansa)

L’epidemia torna a correre. E l’incubo della variante Delta tiene alta l’attenzione in tutta Europa. Sono 2.455 i nuovi casi di Coronavirus registrati ieri in Italia contro i 2.153 del giorno precedente. Sale ad almeno 4.278.319 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi morti e guariti) dall’inizio della pandemia. Calano i decessi (9 contro i 23 di mercoledì) per un totale di 127.840 vittime da febbraio 2020.

I pazienti guariti o dimessi dall’inizio della pandemia sono complessivamente 4.109.579 e 3.264 quelle uscite ieri dall’incubo Covid (l’altro ieri 1.079).

Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in totale 40.900, -800 rispetto alle 24 ore precedenti. I tamponi totali (molecolari e antigenici) eseguiti sono 190.922, 19.677 in meno rispetto al giorno precedente. Terapie intensive in aumento rispetto a mercoledì di due unità.

Il tasso di positività sale all’ 1,3%, l’altro ieri era 1%.

Il trend è quindi in salita, come attesta anche il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe sui dati settimanali (7-13 luglio): +61,4% rispetto alla settimana precedente.

"Sul fronte dei nuovi casi si registra un netto incremento settimanale — ha dichiarato il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta, — peraltro sottostimato da un’attività di testing in continuo calo, che rende impossibile un tracciamento adeguato dei contatti". Calano invece i decessi e le degenze nello stesso arco di tempo: -35,8% le vittime, -11,3% i ricoveri ordinari e -16% le terapie intensive.

red. int.