Venerdì 19 Aprile 2024

La terra, il petrolio e adesso i bit I più ricchi al mondo nella storia

Nel 1200 l’imperatore di Ghana e Mali aveva 400 miliardi di dollari (attuali). L’oro nero di Rockefeller e i tesori dei dittatori

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di Alessandro Belardetti

La figura dell’uomo più ricco del mondo da sempre affascina la gente e ha vissuto un’evoluzione che va a braccetto col progresso. Un tempo bisognava dominare fisicamente territori e popoli, poi si è passati al controllo del commercio, attraverso l’agricoltura e l’industria, infine si è arrivati all’oligopolio dei beni digitali. Il sudafricano-americano Elon Musk – padrone di Tesla, SpaceX, Neuralink e ora di Twitter – rappresenta il prototipo dell’uomo più ricco del mondo nel 2022. Ha 50 anni (Generazione X), gestisce un patrimonio di 270 miliardi di dollari e ha organizzato una rete diffusa e multinazionale di aziende. Il suo dualismo col baby boomer Jeff Bezos, 58 anni, fondatore di Amazon e proprietario del Washington Post, è diventato leggendario. Il signor Amazon ora è stato staccato dal rivale con un’accelerata da 90 miliardi, ma i due hanno rivoluzionato – assieme a Bill Gates (Microsoft), al quarto posto con 135 miliardi di dollari ’in banca’ e l’altro american millennial Mark Zuckerberg (Facebook, Instagram, WhatsApp) che ha nelle tasche ’solo’ 79 miliardi – il concetto di uomo più ricco del mondo. Un’intuizione banale ma devastante, spesso partorita dentro un sudicio garage da nerd asociale, pochi dollari racimolati da amici e parenti: così, i ragazzi sfigati del college sono diventati improvvisamente miliardari strafighi.

Questi tesori pazzeschi, però, rischiano di impallidire di fronte a quelli accumulati da alcuni Paperoni del passato. Anche mettendo insieme le ricchezze di Bill Gates, Warren Buffett e Jeff Bezos, la somma stratosferica non sarebbe neanche paragonabile alle fortune accumulate dall’imperatore romano Augusto o dal re Salomone (970 a.C. – 931 a.C.). Molte delle personalità più facoltose della Storia, infatti, sono stati dittatori e conquistatori, come Gengis Khan (la cui leggenda racconta di un vero tesoro nascosto accumulato in anni di razzie), Stalin o Nerone. Di re Salomone si dice ricevesse ogni anno l’equivalente di 40 miliardi di dollari in oro come tributo. Il maxi ’fatturato’ ha portato il suo bottino alla fantasmagorica cifra di 2.200 miliardi di dollari. Nel 1200 Mansa Musa, il nono imperatore del Mali e delle terre ghanesi, accumulò una ricchezza che oggi equivarrebbe a 400 miliardi di dollari. Durante il suo impero arrivò a produrre la metà del sale e dell’oro che si usava nel pianeta. Nel suo pellegrinaggio a La Mecca spese così tanto oro da causare un’inflazione che, in Egitto, è durata 12 anni. Un caso interessante – tra i 50 uomini più ricchi della Storia incrociando i dati di Time, Forbes, Visual Capitalist e Celebrity net worth – è stato quello di un simbolo a stelle e strisce come George Washington (1732-1799). Il primo presidente americano era proprietario di cinque aziende agricole sparse su 8mila ettari di terreno, che impiegavano oltre 300 schiavi. Washington, che nell’anno 1789 beneficiò di un salario pari al 2% della ricchezza degli Usa, secondo le stime attuali avrebbe un patrimonio di 525 milioni di dollari. Tra le (poche) donne spicca l’imperatrice cinese Wu (624-705 d.C.): nel picco della sua ricchezza possedeva il 22,6% del Pil globale. Salì al potere come concubina di due imperatori della dinastia Tang, padre e figlio. Sotto i suoi 15 anni di regno l’impero ampliò i propri domini lontano nell’Asia centrale, rendendolo uno dei più grandi al mondo. La ricchezza nazionale fiorì grazie al commercio di tè e seta lungo la Via della Seta.

Un punto di svolta nell’enciclopedia dei personaggi più ricchi della Storia l’ha segnato John D. Rockefeller (1839–1937). Un nome, un concetto, un sogno: lui è il più famoso uomo di successo della Storia (forse non solo americana) e il miliardario per antonomasia. Rockefeller ha iniziato a investire nel settore petrolifero nel 1863, poi ha fondato la Standard Oil, la più grande compagnia petrolifera al mondo. Nel 1880 controllava il 90 per cento della produzione di oro nero degli Stati Uniti. Nella sua vita è riuscito ad accumulare una fortuna di 341 miliardi di dollari. Fu il primo uomo a possedere un miliardo di dollari, entrando nel Guinness dei primati, grazie alla lungimiranza di illuminare le città col suo kerosene, poi di fornire la benzina nel motore a scoppio appena inventato. L’economista Samuel Williamson, esperto di misurazioni di ricchezza nel tempo, ha calcolato che il miliardo e mezzo di dollari di Rockefeller corrispondeva all’1,6% dell’economia del 1937 (il Pil totale). Ecco, se si pensa al Prodotto interno lordo globale di quest’anno, calcolato dal Centre for economics and business research, in 100mila miliardi di dollari, i 270 miliardi di Musk sono brustulini.