Mercoledì 24 Aprile 2024

La stretta del Viminale Stop alle navi delle ong

Il ministro Piantedosi: direttive non rispettate. Due neonati morti nella traversata

Migration

Primo giro di vite contro le ong che operano nel soccorso ai migranti: due loro navi potrebbero ricevere il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha infatti emanato, in qualità di Autorità nazionale di pubblica sicurezza, una direttiva ai vertici delle Forze di polizia e della Capitaneria di porto "perché informino le articolazioni operative" che il ministero degli Affari Esteri, con note verbali alle due ambasciate degli Stati di bandiera (Norvegia e Germania), ha rilevato che "le condotte delle due navi Ocean Viking e della Humanity 1 attualmente in navigazione nel Mediterraneo non sono in linea con lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all’immigrazione illegale".

Secondo il Viminale, "le operazioni di soccorso sono state svolte in piena autonomia e in modo sistematico in area Sar senza ricevere indicazioni dalle Autorità statali responsabili di quell’area Sar, ovvero Libia e Malta, che sono state informate solo a operazioni avvenute". Anche l’Italia sarebbe stata avvertita "solo a operazioni effettuate". La direttiva rispecchia quella analoga emanata dall’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel marzo 2019. E non a caso il leader della Lega plaude. "Bene l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: come promesso, questo governo intende far rispettare regole e confini".

Le navi Humanity 1 e Ocean Viking, fanno riferimento, rispettivamente, alle ong Sea Watch e Sos Mediterranee. Attualmente sono 180 i migranti su Humanity 1.Dopo altri due interventi di salvataggio fatti ieri, ora a bordo della Ocean Viking ci sono 146 migranti. Ocean Viking sottolinea di "aver sempre operato nel rispetto della legge" informando le autorità sui soccorsi. "Da anni – ha spiegato la ong Sos Mediterranee- informiamo passo dopo passo le autorità competenti, da anni chiediamo a tutte le autorità competenti il coordinamento dei soccorsi, richieste a cui non rispondono".

Le partenze sono continue e secondo Alarm Phone sue barconi a rischio al largo della Libia con a bordo complessivamente 1.300 persone. Su una delle imbarcazioni – partite da Tobruk – ci sarebbe anche un morto. Ennesima tragedia anche a largo di Lampedusa. Su un barcone sul quale è intervenuta la Guardia Costiera, viaggiavano una sessantina di migranti e i soccorritori hanno trovato anche i corpi senza vita di due fratellini. Si tratta di due neonati di circa un mese, morti durante la traversata.

A.Farr.