La strage della neve Gli Usa come l’Artico Oltre 60 morti "È una calamità"

Maltempo senza precedenti nella zona dei grandi laghi e in Canada. Decine di persone rimaste bloccate in auto e assiderate

Migration

di Giampaolo Pioli

I morti continuano a crescere di ora in ora. Sono almeno 61 in tutti gli Stati Uniti. Di questi 29 solo nello stato di New York, dove la neve scende ad una velocità tale da bloccare le auto lungo le strade intrappolando dentro i passeggeri condannati all’assideramento. A Buffalo, 10 turisti sud coreani sono stati salvati da una famiglia che li ha ospitati per due giorni in casa evitando una morte certa perché il loro pulmino era rimasto sepolto sotto quasi 2 metri di neve accumulatisi in pochi secondi, che con l’effetto vento sono diventati impenetrabili muri di ghiaccio. I turisti erano diretti alle cascate del Niagara quando la neve si è abbattuta come una irresistibile colata bianca, una mortale tempesta artica, che non si ricordava da decenni e che ha interrotto la fornitura di elettricità e di acqua: almeno 200 milioni di americani sono rimasti colpit, sia pure in misura diversa, dall’effetto tormente di neve in tutto il nord-est.

Anche le squadre di soccorso in molte aree soprattutto rurali

noi sono riuscite a intervenire, e con migliaia di abitazioni senza luce e senza acqua il numero delle vittime è destinato a crescere notevolmente. La governatrice dello stato di New York ha denominato la situazione di emergenza “Blizzard 2022” e bloccato la viabilità su migliaia di chilometri di strade con la minaccia di arresto immediato per chi viola le disposizioni. Le zone più colpite sono quelle che si trovano in prossimità del confine Canada e Usa, e Mark Poloncarz, il direttore esecutivo della contea di Eire, dichiara al New York Times di non vedere ancora la luce alla fine del tunnel e che questa potrebbe diventare una vera e propria "strage del ghiaccio" quando si completeranno i bilanci delle vittime. Molte delle persone che non sono riuscite a salvarsi sono state colpite da attacco cardiaco mentre altre sono state rinvenute completamente congelate nelle loro auto mentre tentavano di spostarsi in zone più popolate. Tra le vittime ci sarebbero anche diversi bambini anche se in maggioranza sono anziani.

L’emergenza proclamata nello stato di New York ha visto anche la mobilitazione di migliaia di soldati della guardia nazionale, che si aggiungono allo squadre di soccorso per aprire e gestire rifugi improvvisate per le famiglie che vivono in case senza energia elettrica. La zona di Buffalo, a circa un’ora d’aereo a nord di Manhattan, rimane la più colpita e Biden la sta considerando una "zona di calamità", ma in decine di città americane di tutto il nord-est le temperature sono scese diversi gradi sotto lo zero in un lampo, e questo potrebbe essere anche una diretta conseguenza delle trasformazioni climatiche. Ma tra le cause del disastro ci sono anche il monossido di carbonio, che ha provocato la morte per avvelenamento da fumi dell’intero nucleo famigliare di 4 persone a Lockport. Le squadre di soccorso sono al lavoro 24 ore su 24 in una disperata battaglia contro il tempo. Tutte le auto abbandonate lungo le strade vengono perquisite e molte di queste sono diventate delle vere e proprie bare per gli automobilisti che le guidavano.

Nelle aree dove la neve non ha isolato tutto, ci hanno pensato piogge torrenziali che si trasformavano subito in ghiaccio, date le temperature polari. Quello che preoccupa le autorità sono le decine di persone che ancora non rispondono all’appello e che potrebbero essere rimaste sotto la neve, oppure non in grado di comunicare per la mancanza di energia elettrica o per l’esaurimento delle batterie dei cellulari con cui comunicare o chiedere soccorso.