La strage dei sogni spezzati Schianto contro il tir, sei morti

L’ex sindaco di Riccione e cinque persone affette da sindrome di Down viaggiavano sul minivan distrutto. L’incidente tra il Veneto e il Friuli. Erano diretti in Carnia per illustrare alcuni progetti a tutela dei disabili

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di Lorenzo Muccioli

Un bollettino di guerra. Sei morti (quattro donne e due uomini, incluso l’ex sindaco della Perla Verde Massimo Pironi, 63 anni) una educatrice di 36 anni ricoverata in fin di vita, il Comune di Riccione che ha dichiarato lutto cittadino e annullato i festeggiamenti per il centenario della città. La Romagna piange le vittime dello spaventoso incidente che ieri attorno alle 15.45 ha coinvolto un furgone della onlus Centro 21 di Riccione nel tratto a tre corsie dell’autostrada A14 all’altezza del casello di San Donà di Piave (Venezia). Il mezzo si è schiantato contro la parte posteriore di un tir che lo precedeva, guidato da un 36enne croato. Nell’inferno di fuoco e lamiere hanno perso la vita, oltre a Pironi, cinque persone affette dalla sindrome di Down: Maria Aluigi (34 anni, figlia della fondatrice e presidente del Centro 21 Cristina Codicè), Francesca Conti (25), Valentina Ubaldi (31), Rossella De Luca (37) e il fidanzato di quest’ultima, Alfredo Barbieri (52), che solo il giorno prima su Facebook aveva scritto: "Amore mio bellissimo ti amo per sempre. Sei la mia Regina. Sei la mia vita". La settima passeggera, Romina Bannini, seduta sul sedile posteriore, è sopravvissuta miracolosamente ed ricoverata in condizioni critiche all’ospedale di Treviso.

Il Fiat Ducato donato dal Lion’s Club al Centro 21 – onlus fondata nel 1993 con lo scopo di educare e sostenere i ragazzi con disabilità mentale a condurre la propria vita in maniera il più possibile autonoma – era partito nel primo pomeriggio da Riccione e si stava dirigendo nel borgo di Lauco, in provincia di Udine, dove nella giornata di oggi la comitiva avrebbe dovuto prendere parte all’iniziativa "Ventuno cuori in osteria" organizzata nella frazione di Vinaio in collaborazione con il centro per l’educazione Zaffiria di Rimini. Ad attenderli, in Friuli, c’era la responsabile del centro, Alessandra Falconi.

Ancora da chiarire con precisione la dinamica dello spaventoso incidente avvenuto nella corsia centrale dell’autostrada. In quel momento lungo la A14 erano segnalati rallentamenti, anche attraverso i pannelli a messaggio variabile, a causa del traffico intenso tra Meolo – Roncade e il bivio A4A28. Il conducente del furgone, l’ex sindaco di Pironi (socio del Centro 21), per cause che sono ancora in corso di accertamento (si ipotizza per un malore o un momento di distrazione), non sarebbe riuscito ad evitare l’impatto con il mezzo che lo precedeva, un tir in movimento lento a causa di una coda formatasi poco più avanti per un mezzo pesante andato parzialmente a fuoco. Un urto devastante, con il Ducato che dopo aver tamponato si è accartocciato sotto il camion. Sul posto si sono precipitati numerosi mezzi del 118 e dei vigili del fuoco oltre alle pattuglie della polizia stradale. L’autostrada si è trasformata in un inferno di fuoco e lamiere, con i soccorritori impegnati in una disperata corsa contro il tempo.

Da ieri pomeriggio Riccione è sotto choc. L’amministrazione comunale ha espresso "profondo cordoglio per l’improvvisa, tragica, scomparsa di Massimo Pironi, ex sindaco dal 2009 al 2014, e dei ragazzi del Centro 21". La sindaca Daniela Angelini, insieme ai rappresentanti della giunta, ha raggiunto immediatamente il comando della polizia stradale per "esprimere vicinanza ai famigliari delle vittime coinvolte in questo terribile incidente". Già ieri sera alcuni dei parenti delle vittime, dopo essersi radunati nella sede della polizia stradale in viale Ceccarini insieme alla sindaca Daniela Angelini e ai membri della Giunta comunale, sono partiti da Riccione alla volta dell’obitorio di Treviso, dove sono state portate le salme. Altri li raggiungeranno oggi, insieme a decine di volontari e amici del Centro 21.