Giovedì 25 Aprile 2024

La spia in cella: mai venduto carte top secret

Tre video incastrano il capitano Biot mentre fotografa documenti, era in contatto coi russi da 5 mesi. "Voglio essere ascoltato dai pm"

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Un paio di giorni per raccogliere le idee in carcere dopo lo shock dell’arresto. Ora Walter Biot, il capitano di fregata della Marina Militare, colto in flagrante martedì scorso mentre passava documenti classificati a un addetto dell’ambasciata russa, è pronto a parlare con la procura di Roma. La linea difensiva è quella della non rilevanza ai fini della sicurezza dello Stato delle carte ‘esfiltrate’ dal suo ufficio allo Stato Maggiore della Difesa. E sono almeno tre i video – girati con una telecamera nascosta – che riprendono l’ufficiale intento a fotografare al monitor del pc i documenti segreti. Intanto, dopo l’irrigidimento delle relazioni tra Roma e Mosca, seguito all’espulsione dei due agenti russi, arriva un segnale distensivo dall’ambasciatore in Italia, Sergej Razov. Si è trattato, ha spiegato il diplomatico, di un caso "spiacevole" che però non deve pesare sui rapporti tra i due Paesi. L’attenzione degli inquirenti è ora concentrata sul materiale sequestrato dai carabinieri del Ros.

Il modus operandi di Biot (in contatto con i russi da cinque mesi) è stato documentato da 3 video – girati il 18, il 23 ed il 25 marzo – che lo ritraggono mentre fotografa i documenti con uno smartphone. Nell’ultima occasione ripone la sim card in un bugiardino dentro una scatola di medicine, che sistema nello zaino. Si tratta, secondo quanto accertato, della stessa scatola ceduta nel parcheggio di Spinaceto, periferia di Roma, martedì pomeriggio, giorno dell’arresto. Proprio dall’analisi di quella sim card, nonché dei quattro telefonini e due pc che erano nella sua disponibilità, gli investigatori contano di trovare altri elementi utili per verificare la gravità dello spionaggio e se ci sono altre persone coinvolte.

Da una prima verifica sono emersi almeno 181 documenti classificati fotografati dall’indagato. Tra questi 9 ‘segretissimi’ e 47 ‘Nato Secret’. La classifica di segretezza italiana ha quattro livelli in ordine crescente a seconda del danno che la rivelazione non autorizzata causerebbe alla sicurezza dello Stato: ‘riservato’ (R), il più basso, ‘riservatissimo’ (RR), ‘segreto’ (S) e ‘segretissimo’ (SS), il più elevato. Per quanto riguarda i documenti dell’Alleanza Atlantica i quattro livelli sono, in ordine crescente: ‘Nato Restricted’ (NR), ‘Nato Confidential’ (NC), ‘Nato Secret’ (NS) e ‘Cosmic Top Secret’ (CTS). I 47 documenti Nato trovati sono dunque di un alto livello di segretezza, inferiore solo al ‘Cosmic’ e la loro rivelazione "può causare seri danni alla Nato", secondo il manuale dell’Alleanza. Attraverso il suo legale Biot ha chiesto di essere ascoltato dalla procura nei prossimi giorni. "Il nostro obiettivo – spiega – è dimostrare che il ruolo ricoperto da Biot non dava accesso a documenti di livello strategico, che riguardavano la sicurezza dello Stato".