La sorella di Musk: vi racconto il genio Elon. "Lui pensa allo spazio, io all'amore"

La regista Tosca, 46 anni, sta girando in Italia il suo nuovo film. "In famiglia siamo molto uniti, da nostra madre abbiamo imparato a volerci bene"

Elon Musk con la sorella Tosca

Elon Musk con la sorella Tosca

Firenze buia e deserta, in piena notte. In piazza del Duomo, davanti alla Cupola di Brunelleschi, c’è un silenzio irreale. Nessun turista, né passanti. Sembra quasi di sentire l’acqua dell’Arno che scorre, a centinaia di metri. In questo scenario surreale si sta girando un film, Gabriel’s Rapture, il rapimento di Gabriel. "Rapimento" che può anche essere inteso come estasi: "sono rapito". Dalla passione.

Gabriel è Giulio Berruti, 36 anni, occhi di ghiaccio, fascino implacabile. Ha recitato con Peter Greenaway e nel sequel di Elisa di Rivombrosa. È, qui, un professore universitario, specialista di Dante, che vive un amore travolgente con una studentessa – l’attrice è l’australiana Melanie Zanetti. Fra pochi giorni si girerà all’interno degli Uffizi, davanti alla Venere di Botticelli.

Regista e produttrice del film – il secondo di una trilogia, dopo Gabriel’s Inferno – è una donna intraprendente, entusiasta, decisa. Si chiama Tosca Musk. Ed è, sì, la sorella di Elon Musk, il secondo uomo più ricco del mondo, il fondatore di Tesla e il creatore di Space X. L’uomo che metterà Tom Cruise su un razzo, per girare il primo film nello spazio. Mentre Elon pensa, intanto, già a colonizzare Marte. Ma Tosca, più piccola di tre anni – è nata nel 1974 – non se ne è stata certo con le mani in mano. Da vent’anni dirige film e serie televisive; tre anni fa ha fondato Passionflix, una piattaforma streaming dedicata esclusivamente al pubblico femminile. Un Netflix della passione, dell’eros e del romanticismo. L’abbiamo incontrata a pochi minuti dal primo ciak di Gabriel’s Rapture.

Inevitabile chiederglielo: che reazioni ci sono, in una stanza, quando dice il suo nome?

"Molto positive! Mi sono accorta che è un nome molto amato. Però, in realtà, non troppi fanno il collegamento. Io mi occupo di film romantici: i fan di quel genere non si interessano troppo alle ricerche di mio fratello Elon. Sono due mondi diversi".

E per lei, personalmente, com’è il rapporto con Elon?

"Meraviglioso. Nostra madre Maye è stata straordinaria nel tenerci tutti uniti, Elon, Kimbal – l’altro nostro fratello – e me. Abbiamo attraversato i continenti, dal Sudafrica al Canada agli Usa, ma non abbiamo mai smesso di sentirci uniti. Ma la più forte di tutti è nostra madre: ci ha sempre insegnato che se c’è un problema, il punto è trovare la soluzione".

Veniamo al film. Come avete scelto il protagonista, Giulio Berruti? Lo conosceva per i suoi film internazionali?

"In realtà ce lo hanno segnalato i fan del romanzo. Sono loro che ci hanno detto che lui era perfetto per il personaggio del libro di Sylvain Renard da cui è tratto il film".

Avete un dialogo così profondo con gli spettatori di Passionflix?

"Sì: è un dialogo continuo. Chiediamo ai follower di partecipare suggerendo romanzi da trasformare in film, e nomi di attori che trovano ‘giusti’ per quei personaggi. I loro suggerimenti sono preziosi, perché loro ‘sentono’ fortemente i libri e le loro atmosfere".

Sui sentimenti lei ha focalizzato la sua piattaforma, Passionflix, la ’Netflix della passione’. Scommette sul romanticismo. Ce n’è più bisogno, oggi?

"Sì. Con la pandemia, è cresciuto in tutti noi il bisogno di vivere storie d’amore, sentire che i sentimenti non sono scomparsi".

Lei si chiama Tosca. Sua madre ama Puccini?

"Sì: mia madre è appassionata di opera, e così porto un nome ‘italiano’. Sono riuscita a sentire Tosca solo una volta, a Los Angeles. Uno dei miei sogni sarebbe vederne una rappresentazione in Italia, magari al festival pucciniano".

Per Gabriel’s Rapture ha scelto una produzione esecutiva italiana, e una troupe in gran parte italiana.

"Sì, mi sono affidata alla Dado production di Lino Ruggiero: da anni lavorano con troupe internazionali, sono un gruppo di lavoro formidabile, insieme a una Film commission molto presente".

Quanto a lungo girerete in Italia?

"Ancora due settimane. Dopo Firenze, a San Gimignano e in Umbria".

Seguirà l’esperimento di suo fratello Elon con Tom Cruise nello spazio?

"Da lontano! Per ora, il mio mondo è un altro, ancorato alla terra. Lascio lo spazio a lui".