Mercoledì 24 Aprile 2024

La solita Maturità, così lontana dai ragazzi

Esami al via con lo scritto d’italiano: Pascoli e Verga tra gli autori, iperconnettività e Covid per l’attualità. Trionfo dell’ovvietà da talk show

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di Davide

Rondoni

Ritengo la cosiddetta "Maturità" o Esame di Stato la ciliegina (surreale) sulla torta (surreale) della scuola. Non credo sia sano di mente pensare che un diciottenne dopo che ha passato cinque anni in una scuola con adulti e professori degni di questo nome, abbia bisogno per esser considerato "maturo" di una specie di roulette russa, di prova finale con timbro ministeriale. È un insulto alla sua intelligenza e a quella dei suoi professori. È talmente evidente la cosa che tale prova viene continuamente cambiata.

Sembra che dei supermaturi ministri e burocrati si divertano ogni anno a fare che so due prove, poi tre poi ancora due, poi i test, poi no. Non è che sono un po’ rincoglioniti questi che vogliono valutare la maturità dei nostri giovani? La verità è che senza tale esame, lo Stato totalitario burocratico perderebbe il suo potere di farci lavorare e vivere (e maturare) grazie ai suoi timbri. Le prove prime di quest’anno, di letteratura e cultura e attualità, hanno brillato per ovvietà. Hanno indicato ai ragazzi i temi di attualità secondo prospettive mainstream, e fatto scrivere intorno alle stesse cose di cui hanno parlato e straparlato per mesi. Certo, la salute del pianeta e le pandemie, certo la Shoah e il razzismo, certo la iperconnessione...

Non sarebbe stato più urgente e magari più rischioso per burocrati e insegnanti chiedere ai ragazzi di dire qualcosa intorno al fatto che tra loro sono aumentati del 40% i casi di anoressia? Che si è alzato in modo spaventoso l’uso di psicofarmaci? Invece di chiedere di essere commentatori dell’attualità come quelli che vedono nei talk o sui social, perché non chiedere con quale maturità stanno vivendo le ansie di questa società, e della loro vita e età? Dove sta scritto che la maturità sta nell’avere le opinioni di tutti sui temi generali? Poi hanno dato Pascoli e Verga. Grandi autori. Di più di cent’anni fa. L’attualità è terreno solo di temi sociali, l’arte, la letteratura sono cose solo del passato? Di Caproni presero in una edizione scorsa una poesia bruttina in chiave ecologica. Ma far credere ai ragazzi che la vita attuale è solo fatta dei problemi sociali e l’arte sia cosa del passato non è da gente matura.