BRUNO
Cronaca

La sicurezza merita soluzioni bipartisan

La tragedia di Kata e le truffe agli anziani, l'uso di donne incinte e minori da parte della criminalità, i blocchi stradali: sono questi i temi affrontati da Bruno Vespa. Per affrontarli, servono norme scritte, trasformate in legge e attuate. Serve una soluzione bipartisan per scongiurare il fenomeno.

Vespa

Quattro immagini. La prima è di Kata, la bambina scomparsa a giugno in una casa occupata di Firenze e mai più trovata. La casa era occupata da anni e solo dopo la tragedia è stata sgomberata. La seconda di Gina Lollobrigida, anziana di lusso. Lucida fino alla fine, ma non deve essersi accorta che il suo conto corrente era a zero e

milioni di euro erano scomparsi. La terza è di Sophia Loren in Ieri, oggi e domani con Marcello Mastroianni. Malavitosa, per non andare in prigione era costantemente

incinta. La quarta è una fila in autostrada bloccata da un gruppo di ecologisti che se

ne vanno impuniti. Abbiamo sufficiente esperienza per non applaudire gli annunci. Le norme annunciate devono essere scritte, trasformate in legge, approvate, attuate. Solo

allora esisteranno e non sappiamo in quali tempi questo avverrà. Ma vale la pena di

provarci dopo decenni di impotenza di governi d’ogni colore. Spesso le occupazioni vengono fatte da persone indigenti con bambini e nessun

poliziotto riesce a mandarli via. Per non parlare di interi immobili che vengono

sottratti ai proprietari e diventano luogo di commercio illecito. Le truffe agli anziani sono troppo note e dolorose per doverci tornare. L’idea

dell’arresto in flagranza, se davvero attuata, può essere efficace. L’uso di donne incinte e di minori da parte della criminalità e da molti anni dei rom è abituale e le sanzioni di fatto non esistono. Arrestare una donna incinta è un atto

estremo. Ma la custodia in ambiente protetto, cioè la privazione della libertà,

potrebbe attenuare, se non scongiurare, un fenomeno inquietante. Infine, i blocchi stradali. La trasformazione dell’illecito da amministrativo in penale dovrebbe provvedere il fermo in flagranza. Altrimenti non serve a niente. Due giorni

di cella anche a chi imbratta i monumenti sarebbero più efficaci di tante discussioni.

Sarebbe molto bello cercare soluzioni bipartisan visto che la furia delle vittime non

ha colore politico.