Mercoledì 24 Aprile 2024

La Sicilia ricalcola i dati e spuntano altri 258 morti

PALERMO

I falsi dati sull’emergenza Covid in Sicilia, che il 30 marzo scorso avevano portato alla decapitazione dei vertici della sanità regionale e alle dimissioni dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, sono stati "ricalcolati" dieci giorni dopo. Così la Regione ha comunicato solo ieri alla cabina di regia del Ministero 258 "nuovi" morti, relativi in realtà agli ultimi mesi, che hanno fatto schizzare il dato nazionale giornaliero a 718 vittime (in realtà sono 460). Tanto da rendere necessaria una precisazione da parte del direttore della Prevenzione del Ministero Gianni Rezza. Sarebbero dunque circa 250 i decessi che non erano stati caricati nei mesi scorsi sulla piattaforma regionale e che hanno innescato la bufera giudiziaria dei giorni scorsi. Una procedura analoga di riallineamento dei dati è stata applicata al numero di guariti nelle ultime settimane: 6.022. Per tornare al report di ieri sono 1.505 i nuovi positivi in Sicilia su 32.182 tamponi processati, con una incidenza del 4,7%. La regione resta quinta per numero di contagi giornalieri. I 258 morti dopo il ricalcolo portano il totale a 5.015 vittime dall’inizio della pandemia. Così come il riallineamento con il dato dei guariti fa crollare il numero degli attuali positivi a 21.752, con 4.475 casi in meno rispetto al giorno precedente. Continua a crescere, invece, il numero dei pazienti Covid ricoverati in ospedale: sono 1.317, 30 in più rispetto al giorno pirma, quelli nelle terapie intensive sono 168, 4 in più. La distribuzione territoriale segnala ancora una volta che un terzo dei nuovi casi si concentra nel palermitano. Proprio per questo motivo il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha firmato stamane un’ordinanza che dispone la zona rossa in tutti i Comuni della Città metropolitana di Palermo a partire da domenica 11 fino a giovedì 22 aprile.

red. int.