Giovedì 18 Aprile 2024

La scuola riparte, in classe con lo psicologo

Ieri la firma del Protocollo tra la ministra Azzolina e i sindacati. Stop al sovraffollamento. Previsto un help desk per tutti gli istituti.

di Veronica Passeri

Help desk per le scuole per fugare dubbi sull’applicazione delle misure anti-contagio, psicologo per studenti e personale scolastico per gestire lo stress, test sierologici gratuiti e su base volontaria e mascherine e dispositivi di protezione personale per tutti quelli che lavorano a scuola. Per gli studenti, fermo restando il metro statico di distanza da mantenere una volta seduti e l’igienizzazione delle mani, sarà il Cts a stabilire l’obbligo o meno della mascherina. La scuola riparte con le regole del protocollo firmato ieri dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e i sindacati.

Regole per l’oggi, ma anche un impegno politico per il domani a superare, ha ribadito la ministra, le cosiddette "classi pollaio", avviando un iter normativo per giungere alla definizione di un tetto massimo sul numero di alunni nelle classi. Numero che sarà ridotto anche grazie alle assunzioni: quasi 85mila insegnanti nel complesso e 11mila Ata. Assunzioni per le quali l’Azzolina ha ricevuto ieri l’ok del ministro dell’Economia Gualtieri.

Dal 24 agosto sarà poi attivo l’help desk per aiutare le scuole nell’applicazione delle misure di sicurezza: si potrà telefonare al numero verde 800903080, dal lunedì al sabato (orario 9-13 e 14-18), per fare domande o segnalazioni ma ci sarà anche un tavolo tra i ministeri dell’Istruzione e della Salute e le organizzazioni sindacali per monitorale, anche con tavoli regionali, l’andamento della situazione sul territorio.

Si torna in classe con ingressi scaglionati e percorsi differenziati tra entrata e uscita che dovranno essere stabiliti dalle singole scuole ma, attenzione, non è del tutto archiviata la prospettiva della didattica a distanza: secondo il protocollo saranno i presidi a decidere in base agli spazi disponibili. Di certo non si potrà mettere piede a scuola con 37,5 di febbre e con sintomi di infezione respiratoria come la tosse e comunque andrà isolato e dotato di mascherina chirurgica chi presenta sintomi anche insorti dopo l’accesso in classe e dovrà fare rientro il prima possibile alla propria casa. Sia la quarantena che la riammissione a scuola (con tanto di certificato di negatività) saranno decise dal Dipartimento di prevenzione territoriale. Per un solo caso non scatterà la chiusura della scuola ma sarà attivato un "monitoraggio per identificare precocemente altri possibili casi": le nuove linee guida messe a punto da Iss e ministero della Salute stabiliscono che l’eventuale stop delle lezioni sarà deciso "in base al numero dei casi confermati". Ogni istituto dovrà avere una figura interna ad hoc, sempre in contatto col dirigente scolastico e col medico di sorveglianza.

Gli ingressi di persone esterne alla scuola saranno contingentati, su prenotazione, e gli alunni dovranno essere accompagnati da un solo genitore (o persona maggiorenne delegata dai genitori). I test diagnostici saranno su base volontaria per tutto il personale, anche supplente, gratuiti e non si effettueranno a scuola, ma presso le strutture di medicina territoriale. Si potranno fare test a campione anche sulla popolazione scolastica. Sarà necessario assicurare la pulizia giornaliera e l’igienizzazione periodica di tutti gli ambienti, predisponendo un cronoprogramma ben definito.