La Sardina Mattia Santori denuncia il traffico in tilt in zona stadio, a Bologna. Ma incappa in uno scivolone social. E il pubblico di Instagram non glielo perdona. Martedì scorso, verso le 18, appena prima della partita Bologna-Genoa, il fondatore delle Sardine gira un video con il telefonino in via Saragozza, strada che conduce allo stadio Dall’Ara. "Coda continua dalla porta, macchine incolonnate da mezz’ora e residenti (ancora una volta) attoniti", posta Santori a commento del video.
Ma la gaffe (con annessa violazione di alcuni articoli del Codice della strada) salta subito agli occhi. Il leader delle Sardine – candidato al consiglio comunale nella lista del Pd, come indipendente – non solo gira il video con lo smartphone mentre è alla guida del suo scooter. Lo fa anche andando contromano sulla corsia preferenziale riservata a bus e taxi.
"Questo è quello che succede quando il calendario delle partite lo decide un’emittente televisiva privata come Dazn, che guarda ai suoi interessi e non considera che spesso gli stadi in Italia sono situati in quartieri centrali e residenziali", scrive indignato Santori. E ancora: "Questo è quello che succede quando, nel 2021, nessuno ha mai affrontato seriamente la gestione dello spazio pubblico e della vivibilità urbana".
La reazione degli utenti di Instagram non si fa attendere. E convince Santori a cancellare il post qualche ora dopo. Ma le immagini erano già diventate virali. E su Facebook rimane la foto del traffico bloccato verso lo stadio. Fra i tanti che hanno criticato Santori c’è anche Vincenzo Vottero, chef piuttosto conosciuto sotto le Due Torri, presidente dei ristoratori di Ascom-Confcommercio. "Se fai un video dove stai viaggiando contromano – posta Vottero –, in regime di divieto di sorpasso, riprendendo col telefonino, senza tutte due le mani sul manubrio, da futuro amministratore della città non stai dando un buon esempio e non stai facendo bella figura".
Questa non è la prima gaffe social da quando Santori è candidato. "Sogno il primo stadio del frisbee a Bologna", aveva cinguettato su Twitter a fine agosto. Una proposta di programma su cui si era rovesciata una valanga di critiche, condite da sarcasmo e ironia. Anche, non senza un certo imbarazzo, dall’interno del Pd.
Luca Orsi