
Il presidente americano pubblica sul suo social network un video realizzato con l’intelligenza artificiale. Consegnati a Israele i corpi di altri quattro ostaggi, ma tregua a rischio. Strazio al funerale dei Bibas. .
Oppressi spesso da notizie traumatiche o allarmanti, gli israeliani hanno beneficiato ieri di 35 secondi di pura evasione quando nei social locali è rimbalzata, su iniziativa di Donald Trump, una clip molto stravagante realizzata con l’intelligenza artificiale. Con un sottofondo musicale molto ritmato, in stile anni Novanta, è stato trionfalmente annunciato al mondo che la "Trump-Gaza è finalmente qua".
Lanciato alcune settimane fa in una conferenza stampa con Netanyahu, il suo progetto per una "Riviera turistica nella Striscia di Gaza" – una volta convenientemente espulse le masse di palestinesi – ha preso forma con un vortice di immagini colorate. "Senza più tunnel, senza più paura", nella Gaza del futuro immaginata dall’intelligenza artificiale ci saranno baiadere barbute, con bikini di dimensioni minime. Ma non solo: nelle strade di quelli che erano campi profughi si formeranno ingorghi di veicoli Tesla e nelle bancarelle di hummus non sarà difficile imbattersi in Elon Musk. Per la gioia dei bambini saranno poi distribuiti palloncini gonfiati con l’effige di Trump. Per chi provasse la necessità di ammirare ulteriormente la sua statura politica, ci sarà un’enorme statua d’oro di "The Donald" nel mezzo di una strada; altrimenti sarà possibile acquistare una replica della sua persona di dimensioni più piccole, però sempre dorata.
Il momento finale di questo sconcertante exploit visivo ha l’effetto di un pugno nello stomaco: si vedono Trump e Netanyahu ai bordi di una piscina, con la pancia mollemente al sole e un cocktail in mano.
In realtà, l’Israele di ieri non aveva alcuna intenzione di seguire Trump sulla via della stravaganza. Nel cimitero di un piccolo villaggio del Negev, Zohar, in una fossa scavata nella sabbia, si stava infatti interrando un’unica bara che conteneva i resti di Shiri Bibas e dei due figlioletti dai capelli rossi, uccisi a Gaza nell’ottobre 2023. "Sarete così uniti per sempre" ha osservato il padre di famiglia, Yarden Bibas. Al figlio maggiore, Ariel, ha detto: "Spero che tu te la goda in paradiso. Spero che ci siano là tante farfalle da seguire con lo sguardo, come facevi durante i nostri picnic. Sono sicuro che farai ridere gli angeli con i tuoi trucchi e le tue buffonate". Riferendosi poi al fratellino, preso in ostaggio da miliziani palestinesi quando aveva appena nove mesi, Yarden Bibas ha aggiunto: "Insegna a Kfir a fare il verso al prossimo. Fate ridere tutti, in Cielo".
Invece, in Israele ieri c’erano lacrime ovunque: il convoglio funebre è passato lungo decine di chilometri fra due ali di folla, in una espressione di cordoglio popolare. Significativamente, i Bibas hanno chiesto che al funerale non ci fossero rappresentanti del governo né dell’esercito. Secondo la famiglia, la madre con i due fratellini potevano essere salvati in tempo, "ma il governo ha preferito la vendetta".
Intanto, la prima fase della tregua volge al termine. Hamas ha rilasciato (senza più cerimonie umilianti) i corpi di quattro ostaggi, fra cui quello dell’ottantenne Shlomo Mantzur. Una volta conclusa la loro identificazione, Israele rimetterà in libertà 650 prigionieri palestinesi, fra cui esponenti di spicco di Hamas che hanno già scontato lunghe reclusioni. Il Ramadan comincerà a giorni e Hamas ha bisogno di mostrare agli abitanti di Gaza successi tangibili, incluso il ritiro graduale dell’esercito dall’Asse Filadelfia, al confine con l’Egitto.
"Ci sono buone speranze per la seconda fase della tregua" ha confermato Steve Witkoff, l’emissario di Trump. Le trattative indirette fra Israele e Hamas inizieranno domenica.