Mercoledì 24 Aprile 2024

La Repubblica del vorrei vietare ma non posso

Migration

Marcella

Cocchi

Perdo meno voti se dico no o se dico ’ni’ consigliando il no? Bentrovati nella Repubblica fondata sulle raccomandazioni che si insinuano nei testi dei Dpcm, ormai anche nella mente spaesata dei cittadini, i quali mica avevano capito di vivere in uno Stato etico hegeliano. Invece che mettere per iscritto pochi divieti e chiari, siamo al ’fate i bravi’, alle norme ’vorrei il lockdown ma non posso’. Dove la contraddizione è in agguato. Correte nei negozi e fate dieci acquisti per avere il premio (ora si chiama cashback); Ma non così: assembramento! Venghino signori venghino nelle regioni che han perso il rosso, si può tornare in centro. Però non così: troppa ressa, che irresponsabili.

Ma chi ha stabilito le regole esatte, per esempio i limiti delle persone ammesse in un centro storico? E le vacanze? ’Andate e spendetene tutti’ nel nome del turismo in ginocchio, ma senza sciare e, se possibile, in una baita isolata in compagnia del solo Yeti. Ironia amara. Ma poiché esiste l’articolo 14 della Costituzione sull’inviolabilità del domicilio, il governo Conte si appresta davvero solo a raccomandare di non ospitare "persone non conviventi" per Natale. Speriamo almeno che stavolta lasci perdere l’indicazione sugli "affetti stabili". E mentre la Ue invia ulteriori raccomandazioni (ad esempio la messa online), il primo premio del ’ni’ resta al governatore Emiliano, il quale, quando in Puglia riaprivano le scuole, lui raccomandava caldamente ai genitori di non mandare i propri figli. Chiaro.