Sabato 14 Settembre 2024

La replica dei pro-Palestina: "È Netanyahu il criminale"

In quattromila contro Tel Aviv e la Lega. E spunta uno striscione pro Hamas

La replica dei pro-Palestina: "È Netanyahu il criminale"

La replica dei pro-Palestina: "È Netanyahu il criminale"

Gli slogan per Gaza: "Stop war". Gli stessi scanditi in altre manifestazioni in giro per l’Europa, da Trafalgar Square a Londra a Place de la République a Parigi fino ad Alexanderplatz di Berlino. Gli insulti al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: "Assassino terrorista". Le foto dei bambini della Striscia e un cartello firmato "partito marxista leninista italiano" che inneggia apertamente a Hamas e al suo braccio armato, le Brigate Ezzedin al-Qassam. Flash dal corteo filopalestinese che ieri pomeriggio ha percorso le strade del centro di Milano, lungo un tragitto studiato dalla Questura per evitare che i partecipanti si avvicinassero troppo all’altra manifestazione, quella della Lega di Matteo Salvini in largo Cairoli.

Partenza alle 15 da Porta Venezia: il furgone di testa porta le insegne del movimento "Milano antifascista antirazzista meticcia e solidale", promotore ufficiale dell’iniziativa per chiedere la fine del conflitto in Medioriente. Alla partenza sono circa un migliaio, ma con il passare dei minuti il numero sale fino a raggiungere quota quattromila: c’è tutta l’area antagonista milanese, centri sociali e collettivi studenteschi. Lo spezzone più numeroso è quello legato all’associazione dei palestinesi d’Italia, animatori nelle scorse settimane di cortei finiti al centro delle polemiche e in un caso pure di un’inchiesta della Procura per cori antisemiti. Il serpentone avanza in corso Venezia, per poi svoltare a sinistra in via Damiano e proseguire lungo la Cerchia dei Navigli: a poche centinaia di metri dalla sede della Prefettura, presidiata preventivamente da una camionetta della polizia e dagli agenti del Reparto mobile, alcuni militanti lasciano sull’asfalto la scritta con vernice bianca "Stop war".

Ci saranno altri flash mob durante le tre ore di manifestazione: il più significativo è quello che riproduce simbolicamente una casa bombardata, con mattoni in frantumi, giocattoli per bambini sporchi di polvere, pezzi di ringhiera e abiti in fiamme. L’arrivo è in piazza Missori: lì, sulla facciata della sede dell’Inps, viene proiettato un video che ritrae la premier Giorgia Meloni con Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e con la frase finale "Palestina libera dal colonialismo israeliano e dalla complicità occidentale". Un minuto di silenzio per le vittime di Gaza chiude il corteo.

Nicola Palma