Martedì 23 Aprile 2024

La Rai vira a destra: i nomi in ballo. Un meloniano al Tg1, lo sport a Forza Italia

Domani sul tavolo del cda la scelta dei nuovi direttori di testata. Chiocci alla guida dell’ammiraglia, l’ex direttore generale resta al Tg3. L’allarme della presidente Soldi: "Rispettare la parità di genere".

Roberto Sergio, neo amministratore delegato della Rai (Ansa)

Roberto Sergio, neo amministratore delegato della Rai (Ansa)

Roma, 24 maggio 2023 – Arriva "Tele Giorgia", ovvero il nuovo ribaltone Rai, come la definiscono i detrattori. In questa settimana la nuova squadra voluta dal neo ad Roberto Sergio prenderà il posto della tv pubblica che aveva disegnato Mario Draghi con Carlo Fuortes, un vero e proprio spoils system come del resto si è visto sempre – quando più, quando meno – a ogni cambio di maggioranza.

Roberto Sergio, neo amministratore delegato della Rai (Ansa)
Roberto Sergio, neo amministratore delegato della Rai (Ansa)

La "bollinatura" alle nomine è attesa per domani, quando i curricula dei candidati (su cui di fatto c’è già l’accordo politico) saranno vagliati dal cda, anche se ieri la presidente Rai, Marinella Soldi, ha lanciato un allarme sulla parità di genere: "I prossimi passi sono molto delicati, mi auguro che nelle nomine che si faranno la policy per la parità di genere venga applicata sia nell’azienda, sia sullo schermo". Il quadro delle testate vede, infatti, solo uomini, con l’uscita dell’unica donna, Monica Maggioni, ora alla guida del Tg1, che andrebbe alla direzione per l’offerta informativa. L’unica ipotesi è quella di Angela Mariella al Gr Radio, ma la Lega appare ferma sull’indicazione di Francesco Pionati per quella poltrona. Un quadro che potrebbe spingere la presidente a non avallare le novità, astenendosi.

All’ad Sergio bastano, comunque, tre sì (il suo e quello dei consiglieri di maggioranza), per il via libera al nuovo corso. Tra le testate due i nomi in quota FdI: Gian Marco Chiocci al Tg1 e Paolo Petrecca confermato a Rainews. La Lega, oltre a Pionati, vedrebbe la conferma alla Tgr di Alessandro Casarin, che dovrebbe lasciare il testimone tra un anno al condirettore Roberto Pacchetti. Forza Italia dovrebbe poter contare su Antonio Preziosi al Tg2 e Jacopo Volpi a Raisport. Per i dem conferma di Mario Orfeo al Tg3; per il M5s arrivo di Giuseppe Carboni a Rai Parlamento. Il quadro verrebbe completato dalla nomina di Marcello Ciannamea all’Intrattenimento Prime Time, Angelo Mellone al Day Time, Paolo Corsini all’Approfondimento, nomine da cui deriverà la prossima rivoluzione nei programmi e qualche cambio nella squadra di Sanremo.

E ancora: Nicola Rao alla nuova direzione Comunicazione, l’Ufficio stampa dove resterebbe Fabrizio Casinelli, le Relazioni Esterne dove andrebbe Claudia Mazzola, che lascerebbe la guida dell’Ufficio Studi a Francesco Giorgino. Intanto cresce l’apprensione in Rai per l’intenzione del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti di togliere il canone dalla bolletta elettrica. Dovrebbe, comunque, essere mantenuto il pagamento per chi ha l’utenza luce, dunque solo un cambio di "sistema", ma non di sostanza.