La protesta a pancia scoperta "Offensive le parole della prof"

di Giovanni Rossi

"Righi zona fucsia". Mattinata di protesta al liceo scientifico Augusto Righi di Roma, istituzione severa finita in cronaca per la frase scorretta rivolta da una prof a una studentessa che, tra una lezione e l’altra, stava girando un video su Tik Tok a ombelico scoperto. Contro quel "ma che stai sulla Salaria?" – evocativo della prostituzione nel linguaggio corrente capitolino – studenti e studentesse reagiscono rompendo il rigido dress code della scuola: i maschi arrivano in gonna, le ragazze con magliette corte in una colorata protesta anti discriminazione. Balli, canti, rabbia e una cartellonistica choc: "Benvenuti nel Medioevo". Tutti gli allievi solidarizzano con la 16enne. "Li ho sentiti vicino", ringrazia lei.

La preside Cinzia Giacomobono, la cui fama tra gli studenti è di estremo rigore, incassa lo smacco: "Vorrei riportare il tutto in un momento costruttivo e formativo". Ai ragazzi offre giustizia: "Ci sarà l’apertura di un procedimento disciplinare". "Un atto dovuto", spiega, provando tuttavia ad alleggerire la posizione dell’insegnante. "Davanti a me si è scusata per la frase, non voleva paragonare...", e la sospensione svela tutto l’imbarazzo del corpo docente per la momentanea sovversione dei ruoli. Con gli studenti a reclamare decenza e contegno. "C’è amarezza tra gli insegnanti – continua la dirigente – perché facciamo tante cose per i ragazzi e adesso essere messi alla berlina per una frase, sicuramente infelice, sta mettendo tutto nell’ombra".

Perché la frattura c’è. E se la preside ipotizza un percorso di riconciliazione in cui gli studenti siano chiamati a riflettere anche sui rischi della sovraesposizione in rete "con immagini che potrebbero essere equivocate", la 16enne rimproverata accusa la prof di sbagliare ancora. "Perché non mi ha chiesto veramente scusa, ma solo per la parola “infelice“". L’interrogazione della ragazza alla docente sarebbe infatti proseguita così: "Se dovesse incontrare un ragazzo a scuola coi pantaloncini corti, cosa gli direbbe?". "Ma che stai al mare?", la risposta asimmetrica della prof – sempre secondo la studentessa. Nel caso, la conferma di una visione distorta: "Perché il maschio al mare e io sulla Salaria?", fa notare la protagonista con il sostegno dei compagni.