"La piazza a Sfera Ebbasta? Sfregio ai morti"

Strage di Corinaldo, l’ira dei genitori per l’intitolazione al trapper voluta dal comune di Cinisello. "Non c’era nessuno più degno?"

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di Silvia Santarelli

Il Comune di Cinisello Balsamo ha omaggiato il trapper Sfera Ebbasta intitolandogli una piazza ventiquattr’ore prima dell’uscita del nuovo album Fenomeno. Nel centro dell’hinterland milanese è spuntata una targa con scritto "Piazza Gionata Boschetti in arte Sfera Ebbasta". Una targa permanente, in un luogo centrale della cittadina, che si riconferma un luogo di riferimento per i giovani e per la musica.

L’iniziativa non è piaciuta per niente ai familiari delle vittime della strage di Corinaldo: sono passati quasi due anni da quella maledetta sera, quando in un attimo la discoteca ‘Lanterna Azzurra’ si trasformò in un inferno. In quella discoteca si sarebbe dovuto esibire proprio Sfera. Quella calca alla Lanterna era per lui. Il trapper non ci arrivò mai. E aspettandolo, schiacciati dalla folla persero la vita cinque minorenni e una mamma. Daniele Pongetti, 16 anni, Emma Fabini, 14 anni, Benedetta Vitali, 15 anni, Asia Nasoni, 15 anni, Mattia Orlandi, 15 anni, Eleonora Girolimini, 15 anni, sono le vite spezzate in quella fredda notte. La targa che omaggia Sfera Ebbasta, che dopo la tragedia si tatuò sul collo sei stellette a ricordo delle vittime di Corinaldo, è stata scoperta a una settimana di distanza dal 41° compleanno di Eleonora Girolimini, a cui parenti ed amici hanno voluto renderle omaggio con una cerimonia via web, per non dimenticare. L’intitolazione della piazza al trapper è un’iniziativa che ha lasciato senza parole Paolo Curi, marito di Eleonora, da quella notte rimasto solo a provvedere ai loro quattro figli.

"Sono senza parole – ha spiegato – adesso gli dedicano una piazza, non vale nemmeno la pena commentare, è una cosa vergognosa". Ad attaccare il trapper è anche Giuseppe Orlandi, il papà di Mattia: "Il mio giudizio strettamente personale può riconoscere senz’altro che l’artista ha ottenuto un notevole successo soprattutto tra i giovani – afferma – ciò non toglie che avrebbe dovuto informarsi in che condizioni versano i locali da lui scelti per un paio di ore di apparizione fugace. Trovo che sia assurdo la sua scelta di presentarsi a Corinaldo alla ‘Lanterna Azzurra’ in un locale piccolo e sicuramente non adatto. Questo è quello che penso dovrebbe smuovere la coscienza di tutte quelle persone che hanno raggiunto la notorietà e appunto per questo dovrebbero stare molto attenti ai loro movimenti e comportamenti che inevitabilmente vanno a coinvolgere i fan".

"Di Sfera Ebbasta non condivido niente – aggiunge Fazio Fabini, papà di Emma –: il modo di vestirsi, di pensare, la musica e tanto meno il pensiero espresso attraverso le canzoni. Però nella tragedia di Corinaldo la sua responsabilità è limitata alla sua popolarità. È per questo motivo che la discoteca ha richiamato tanta gente – spiega –. Non mia figlia Emma che, come tanti altri, era lì per la festa dei Licei. Non so se questo ruolo ha una rilevanza penale e sarà, eventualmente, la magistratura a determinarlo. Quella magistratura che dovrà tra poco esprimere il suo parere sugli altri indagati: i gestori del locale e le figure pubbliche che hanno rilasciato i permessi. Se poi a Cinisello Balsamo non avevano personalità più degne a cui dedicare una piazza, non è un mio problema".