Giovedì 18 Aprile 2024

"La pandemia si poteva fermare" Il rapporto: l’Oms ha perso un mese

"Errori e ritardi, mix tossico". L’effetto boomerang della relazione voluta dall’organizzazione

Migration

Un vero e proprio ’cocktail tossico’ di negazione, scelte sbagliate e mancanza di coordinamento ha fatto precipitare il mondo in una pandemia che "avrebbe potuto essere evitata". Lo sostiene in un rapporto pubblicato un gruppo di esperti indipendenti istituito dal direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

"Ci sono stati ritardi evidenti in Cina ma ci sono stati ritardi ovunque": è la conclusione dell’ex primo ministro neozelandese Helen Clark, co-presidente del gruppo di esperti. Circa le responsabilità dell’Oms "è passato troppo tempo", osservano gli esperti, tra la notifica di un focolaio di polmonite sconosciuta a metà dicembre 2019 e la dichiarazione il 30 gennaio dell’emergenza sanitaria.

Ma anche agendo una settimana prima, le cose difficilmente sarebbero cambiate di fronte "all’inazione di così tanti Paesi". Secondo l’indagine indipendente, febbraio è stato perso dietro alle regole per lo stop agli spostamenti, con America e Europa ormai con ospedali al collasso e il Coronavirus che si diffondeva nel mondo. E quando i sistemi sanitari avrebbero dovuto essere pronti per ricevere il flusso di malati di Covid, invece il mondo si è lanciato nella lotta per i dispositivi di protezione e le medicine.

Per evitare che questo accada di nuovo l’Oms dovrebbe avere un Consiglio globale sulle minacce alla salute per ritenere responsabili di eventuali pandemie gli stati membri. Inoltre dovrebbe essere creato un sistema di sorveglianza della malattia per pubblicare i dati degli stati senza il consenso di questi. I vaccini devono essere classificati come bene pubblico e deve esistere un sistema di finanziamento per la pandemia.