Mercoledì 24 Aprile 2024

La nebbia e il volo in auto nel fiume Quattro 20enni morti dopo la festa

L’incidente l’altra notte, ma la vettura trovata da un pescatore solo ieri mattina. Tra le vittime coppia di fidanzati

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di Paco Misale

Morire a 20 anni di ritorno da una festa, dentro un’auto che finisce nel fiume e s’inabissa quasi completamente portandosi via sogni e gioventù. Erano in quattro, tutti 20enni. Rientravano da una serata passata a festeggiare il compleanno di uno di loro. Non sono mai arrivati a casa. A portarseli via, forse, la nebbia, che nella notte di lunedì inghiotte la Golf sulla quale viaggiavano e probabilmente apre le porte all’incidente che li trascina nel Trebbia, in una zona isolata a Calendasco, vicino Piacenza. Una tragedia. Giovani vite spezzate. E quattro famiglie distrutte. Muoiono Domenico Di Canio, 22 anni di Borgonovo, William Pagani, 23enne di Castelsangiovanni, Elisa Bricchi, 20 anni di Calendasco, e il suo fidanzato Costantino Merli, 22enne di Guardamiglio, in provincia di Lodi. A dare l’allarme ieri mattina alle 11,30 un pescatore di passaggio che per caso ha notato l’auto: i loro corpi sono stati estratti dalla macchina finita nelle acque del fiume, capovolta e inabissata tra Malpaga e Puglia di Calendasco.

Tutti e quattro non davano più notizie da lunedì sera. Per le famiglie è stato l’inizio di un incubo: le chiamate senza risposta sui telefonini dei figli nella notte, la caccia a notizie che potessero cancellare lo strazio e la denuncia di scomparsa. I quattro giovani avevano preso parte a una festa di compleanno (sembra quella di William) a San Nicolò, sempre nel Piacentino. Una serata di divertimento, come tante a quell’età. Risate e spensieratezza prima di un rientro a casa che non c’è mai stato. I carabinieri del nucleo investigativo di Piacenza hanno avviato le indagini sul tragico incidente. Sul posto alcuni familiari dei ventenni, mentre sono in corso i primi accertamenti dei magistrati: il procuratore Grazia Pradella e il sostituto Ornella Chicca sono stati sul luogo della tragedia, così come il sindaco di Calendasco, Filippo Zangrandi, che ha portato il cordoglio dell’amministrazione ai genitori di una delle vittime, la ragazza di 20 anni residente nel suo Comune. Ora tutto si concentra sulla dinamica dell’incidente. Sono tanti i punti da chiarire, a cominciare proprio da quell’auto, una Volkswagen Golf, che imbocca la stradina che, costeggiando il lago Ponderosa, conduce sull’argine verso il fiume. Cosa ha portato i ragazzi sugli argini del Trebbia? Probabilmente il buio e la nebbia a un certo punto potrebbero aver impedito al conducente di accorgersi della riva, facendo finire la macchina nel fiume dopo un volo di circa due metri. La Golf a quel punto si ribalta, e i quattro ragazzi si ritrovano capovolti, a testa in giù, al buio, senza probabilmente accorgersi bene di cosa stava succedendo. Il resto parla di quattro famiglie che avvertono le forze dell’ordine, e di un uomo che ieri mattina si accorge dell’auto nel Trebbia. Sul posto il 118 e una squadra di vigili del fuoco, coi sommozzatori che estraggono i quattro corpi senza vita adagiandoli a riva. I vigili del fuoco recuperano anche l’auto, trovata integra ma cappottata, adagiata in acqua e inabissata in tutta la parte anteriore e in gran parte di quella posteriore. Di incidenti con simili dinamiche, in quel punto, non ce n’erano mai stati. Le indagini dei carabinieri, coordinati dal procuratore Pradella e dal sostituto Chicca, devono fare chiarezza su altri aspetti: tra questi, stabilire come mai nessuno dei quattro sia riuscito a uscire dalla Golf nonostante una (seppur piccola) parte dell’auto sia rimasta a galla. Per capire qualcosa di più, i corpi dei giovani verranno adesso sottoposti ad autopsia.