Martedì 16 Aprile 2024

La mossa di von der Leyen L’Europa vuole una nuova Norimberga "Tribunale speciale sui crimini russi"

La Commissione propone una corte ad hoc per giudicare Mosca sull’invasione dell’Ucraina. Primo ok dagli Usa. Ma il percorso è a ostacoli: serve il sostegno dell’Onu. In salita anche la confisca dei beni

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di Alessandro Farruggia

Una Norimberga per Putin. L’Unione europea rompe gli indugi e con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen lancia la proposta: "La Russia deve pagare per i suoi orribili crimini. Proporremo di istituire una Corte speciale sotto l’egida dell’Onu per indagare e porre a giudizio il crimine d’aggressione della Russia. Stiamo lavorando per avere il più ampio consenso per questa iniziativa". Gli Stati Uniti si sono subito schierati con Bruxelles. "Sosteniamo l’idea di uno sforzo internazionale per mettere Mosca di fronte alle sue responsabilità", ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby. Ovviamente soddisfatta la presidenza ucraina. "Questo – ha reagito su Telegram il capo di gabinetto della presidenza ucraina, Andriy Yermak – è esattamente ciò che proponiamo da tempo".

La proposta di una corte per i crimini della Russia dovrà però trovare un consenso in sede Onu e non sarà facile. "Sappiamo che un’eventuale richiesta al Consiglio di Sicurezza sarebbe respinta – ha commentato un funzionario Ue –, ma a quel punto l’obiettivo è che dall’Assemblea generale giunga l’invito all’istituzione di una corte speciale sui crimini russi".

Von der Leyen ha anche detto che l’Ue intende far pagare al Cremlino una compensazione economica per l’invasione. "La Russia – ha detto – deve anche pagare per le devastazioni che ha provocato. Si stima che i danni subiti dall’Ucraina siano attorno ai 600 miliardi di euro. La Russia e gli oligarchi devono risarcire l’Ucraina e coprire i le spese per la ricostruzione, e noi abbiamo gli strumenti perché la Russia paghi. Abbiamo bloccato 319 miliardi delle riserve della banca centrale russa e congelato 19 miliardi degli oligarchi russi. Lavoreremo per un accordo internazionale con i nostri partner per renderlo possibile". Anche qui non sarà facile arrivarci. La prima base legale è l’inserimento delle violazioni delle sanzioni certificato il 28 novembre. Il provvedimento di confisca scatterebbe in maniera non retroattiva rispetto alla data del reato. E riguarderebbe solo gli asset liquidi.

"L’Unione europea non esiste, è il 51esimo Stato americano", ha replicato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitry Medvedev. "Mosca adotterà misure adeguate" in risposta all’eventuale decisione della Ue di confiscare capitali russi", ha detto invece la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. "Avvertiamo ancora una volta – ha detto la Zakharova – che se si arriverà a una vera confisca di proprietà di cittadini russi, imprese o riserve di Stato del nostro Paese, allora misure adeguate seguiranno inevitabilmente da parte russa".