Mercoledì 24 Aprile 2024

La morte all’improvviso: se la fine di Carlotta ci interroga sulla vita

Aveva 27 anni, uccisa in Francia da una persiana caduta in strada mentre passava

Carlotta Grippaldi aveva 27 anni

Carlotta Grippaldi aveva 27 anni

La morte non sopporta aggettivi. Deve essere guardata con cruda sincerità, affrontata. E in un certo senso interpretata senza facili scappatoie. A volte usiamo gli aggettivi come scappatoie. Vale anche nel caso di Carlotta, giovane istruttrice di sci uccisa in Francia da una tapparella caduta. Tutti a dire: morte assurda. Ma c’è forse una morte non assurda? Improbabili, bizzarre possono essere le circostanze in cui avviene una morte. Ma la morte o lo è sempre o non lo è mai, dobbiamo decidere noi. E se decidiamo di chiamarla assurda, occorre farlo sempre, e forse occorre chiamare assurda anche la vita. Non appare forse assurda anche la morte del vecchio patriarca televisivo Piero Angela, campato più di 90 anni circondato da fama e onori rispetto alla bimba di 5 anni scampata alla guerra ucraina e morta di malattia? Non sembrano assurdi tutti quegli anni e onori, rispetto alla dolce aspettativa di vita della piccola?

La morte sembra gettare nell’assurdo tutta la vita. Accettare la morte come se fosse una ovvia incombenza sembra essere il punto di arrivo di tante saggezze umane. Le quali, dallo stoicismo al più recente nihilismo gaio, accettano la morte come fine ovvia della vita e ritengono inutile ribellarsi. Vale piuttosto disporsi a vivere una vita saggia e buona. Buona idea, se non che arrivano le morti come quella di ’Totta’. Arrivano cose che fan saltare la presunta saggezza, arriva la morte dell’innocente. E allora che si fa rubrichiamo come assurde certe morti e altre no? Non è assurdo che una brutta malattia prenda te invece del collega? "L’amore è forte come la morte", è il verso più bello mai scritto, sta nel Cantico dei cantici. La morte è parte della vita, ma può non essere l’ultima parola su di essa. Qualcosa di più forte della morte esiste, l’amore. Per i cristiani quell’amore fattosi uomo innocente ha sconfitto la morte aprendo la via della Resurrezione. Per chi non crede, l’amore che resta e oltrepassa i confini della morte è il segno di tale desiderio di resurrezione