ROMA
Victor Hugo teorizzava che ci sono più cose naufragate in fondo all’anima che in fondo al mare. La scoperta di questo patrimonio sommerso è al centro de Il Risveglio dell’anima di Fredericha Taccari. L’autrice prende per mano il lettore e lo conduce attraverso un complesso viaggio alla scoperta del vero sé, partendo dalla convinzione che la mente deve compiere un lavoro di attenta ricerca, non estraniandosi dalle emozioni, ma osservandole e comprendendole nella loro profondità, per arrivare a liberarsi dai condizionamenti che frenano la completa libertà di espressione di ciascun individuo per raggiungere i propri sogni. "Si tratta di un libro che tutti possono leggere – spiega – perché il mio intento è di rendere semplice e alla portata di tutti ciò che apparentemente potrebbe sembrare difficile. Ho attinto nella scrittura alla mia personale esperienza".
Altro indispensabile passo, secondo Taccari, per toccare quegli abissi inesplorati, è rifuggire la paura. "La paura – scrive – rende schiavi, ci fa rimanere intrappolati a invisibili ma pesanti catene, che ci impediscono di esprimerci per ciò che realmente siamo, di credere e ricercare ciò che sentiamo nel nostro profondo, nella parte più intima di noi stessi". Le riflessioni di Taccari, autrice anche di tele esposte in Italia e all’estero, non sono estranee al motivismo, nuova corrente letteraria e delle arti visive, fondata da Alberto Ferrarini. "Con le sue opere – si legge nella biografia – Taccari ama trasmettere consapevolezza, forza, energia e positività". Ne Il Risveglio dell’anima, che risente degli insegnamenti di matrice buddista ricevuti dall’autrice, si sottolinea l’importanza della meditazione, presentata come pratica per mettersi in contatto con la parte più intima e veritiera del proprio sé. "La meditazione – puntualizza Taccari – ci fa sentire chi siamo veramente, offrendoci una chiarezza e una consapevolezza speciali".
L’autrice esorta il lettore a lasciare andare il passato, a staccarsi da chi non ci merita veramente, richiamando anche la regola del karma. "Ogni nostra azione – sottolinea – genera inevitabilmente una conseguenza, tutto quello che ci accade non succede per caso o fortuna (se le cose vanno bene), né per sfortuna (se le cose vanno male), ma è appunto il nostro karma a dettare le regole del gioco. Il karma è in stretta relazione con la nostra anima e solo le nostre azioni attuali sono in grado di farla evolvere o involvere, dipende tutto da noi. Un’altra cosa molto importante è l’intenzione delle nostre azioni cioè da quale motivazioni esse sono spinte. Se vogliamo il bene di noi stessi, degli altri e di ciò che ci circonda tutto avrà davvero un altro sapore e le nostre azioni saranno piene di amore e gioia ed è proprio di questo che noi dobbiamo andare alla ricerca per evolverci al meglio come esseri".
Loredana Del Ninno