Giovedì 18 Aprile 2024

La Lega vota contro il Green pass Letta all’attacco: fuori dal governo

Alla Camera il Carroccio si schiera con Fd’I ed ex M5s. Salvini rilancia: "Lo Stato dia tamponi gratis"

Enrico Letta

Enrico Letta

di Paolo Rosato

Terremoto nella maggioranza di governo: ieri la Lega ha votato contro il Green pass in commissione Affari sociali alla Camera. Uno strappo pesante, una presa di posizione contro la quale si è scagliato Enrico Letta, segretario nazionale del Pd, che dalla Festa dell’Unità nazionale di Bologna ha attaccato frontalmente il Carroccio. "La Lega di fatto è uscita dalla maggioranza – ha detto Letta incalzato dai cronisti, per lui circa 400 persone nella sala dibattiti Nilde Iotti –, ha votato contro il Green pass e contro anche il voto che aveva dato al Consiglio dei ministri. Questo fatto dimostra una situazione intollerabile".

Il segretario dem ha chiesto un chiarimento istantaneo. "Io stigmatizzo la scelta della Lega", un voto "che proprio nella giornata di oggi (ieri, nel primo giorno di obbligo del Green pass sui trasporti a lunga percorrenza, tra le altre cose) di fare una scelta che la pone al di fuori della maggioranza. Quindi chiedo un chiarimento politico su questo punto, perché la Lega si mette contro e fuori la maggioranza. E se gli emendamenti del Carroccio fossero passati?".

Tornando al voto in commissione, è stato il leghista Claudio Borghi a votare per la soppressione del certificato verde assieme a Fratelli d’Italia e agli ex M5s, gli emendamenti dell’opposizione sono stati respinti, e a replicare alle accuse del numero uno dem è stato lo stesso partito di Salvini a strettissimo giro. "È Letta che vive fuori dal mondo – hanno risposto fonti interne leghiste –. Chiedere tamponi salivari gratuiti per gli italiani è buon senso, perché dire di no? Chiedere garanzie per lavoratori e imprenditori, chiedere la scuola per tutti gli studenti, difendere lavoratrici e lavoratori, poliziotti e insegnanti, è buon senso. Su 900 emendamenti migliorativi presentati dalla Lega ne verranno accolti, forse, due. Pd e 5 Stelle ragionano come se al governo ci fosse ancora Conte ma, per fortuna, adesso c’è Draghi". Sul punto era intervenuto anche il leader della Lega, Matteo Salvini. "Se lo Stato impone il Green pass per lavorare, viaggiare, studiare, fare sport, volontariato e cultura, deve anche garantire tamponi, rapidi e gratuiti, per tutti – ha affermato –. Sono certificati, funzionano, costano poco e possono essere usati da tutti. Ci sono milioni di italiani che non possono spendere altre centinaia di euro ogni settimana. Vediamo se Pd e 5 Stelle voteranno a favore di questa proposta". Nella serata di ieri i lavori della commissione sono stati sospesi e l’ufficio di presidenza ha deliberato un ‘contigentamento’ di cinque minuti di discussione a gruppo, per ogni emendamento. Gli emendamenti sono circa 170, in commissione la previsione è di chiudere domani alle 16 per portare il decreto in Aula lunedì.

A dare sostegno alle critiche alla Lega da parte di Letta è arrivato anche il ministro della Salute, Roberto Speranza: "La Lega risponde delle proprie azioni di fronte agli italiani, al Parlamento e anche al Governo – ha dichiarato su La7 –. Non si giustifica sinceramente che si voti in un modo poche settimane fa in consiglio dei ministri e si voti in modo difforme in commissione. Io mi auguro che questo tema rientri pienamente nelle prossime ore". E Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, aggiunge: "Nessun problema sul governo, ma un problema per la Lega, che di fatto si è scissa". Letta dal palco della Festa di Bologna sempre in serata aveva rincarato la dose contro i colleghi di maggioranza, nel mirino le presunte contiguità con i movimenti No Vax. "Solidarietà alla ministra Lamorgese – ha detto tra gli applausi –, e basta con gli attacchi da dentro il governo. Mi chiedo con quale coraggio si possa stare al governo in una situazione come questa, avendo una posizione totalmente schizofrenica. Un atteggiamento di questo genere o si ferma subito o uno sfilacciamento simile è inconcepibile". In più, "continua l’ambiguità delle forze politiche di destra con i No Vax, fatto di ammiccamenti e di strizzate d’occhio salvo poi scandalizzarsi quando ci sono le violenze", ha concluso Letta.