La giornalista molestata Condannato un tifoso Seguirà corsi di recupero

di Stefano Brogioni

FIRENZE

"Non l’ho fatto né per soldi, né per la notorietà. I 10mila euro? Li darò in beneficenza". Greta Beccaglia è la giornalista dell’emittente Toscana Tv che, il 27 novembre dell’anno scorso, inviata tra i tifosi viola delusi per la sconfitta nel derby con l’Empoli, rimediò una pacca sul sedere davanti alla telecamera, durante il collegamento in diretta con lo studio. Ieri mattina il sostenitore che allungò la mano - Andrea Serrani, 46 anni, di Chiaravalle (Ancona), professione ristoratore - è stato condannato: un anno e sei mesi, la pena, calcolata con il beneficio dello sconto di un terzo previsto dal rito abbreviato da lui scelto. Il reato è violenza sessuale e Serrani, per i recenti inasprimenti previsti dal codice rosso, non solo risarcirà Beccaglia con una provvisionale di 10mila euro (e di 5mila cadauno a Fnsi e Ordine dei Giornalisti, costituiti parte civile al fianco della giornalista), ma, come ordinato dal giudice Antonio Pezzuti dovrà frequentare i corsi di recupero presso le associazioni accreditate. Condizione affinché resti sospesa l’esecuzione della pena. L’alternativa, altrimenti, sarebbe la detenzione. Serrani non era in aula, ieri mattina, e a rappresentarlo c’erano i suoi legali, gli avvocati Roberto Sabbatini e Roberto Leali di Ancona. Neanche Greta c’era: al suo posto il legale Leonardo Masi. Per Ordine e sindacato giornalisti, l’avvocato Giulio Vasaturo. "Sull’entità della pena, non mi esprimo – commenta la giornalista 28enne, raggiunta al telefono –. Per il resto sono contenta che sia stato riconosciuto un mio diritto violato, è importante che si sia raggiunta questa consapevolezza" "Cosa direi a una ragazza che si ritrova in una situazione come la mia? Di denunciare, e di andare oltre i commenti. Ancora oggi ricevo minacce. All’inizio ci stavo male, ora ho imparato ad andare oltre. La gente si sofferma sui titoli senza capire".