Venerdì 19 Aprile 2024

La Germania usa i panzer contro il virus L’operazione Pfizer è come il nuovo blitz

La macchina per l’immunizzazione nazionale è partita veloce, scartando la Ue: domani le persone protette saranno 60mila. Ai cittadini tedeschi non basta però la scelta di aggirare l’accordo europeo: protestano e chiedono al governo di fare più in fretta

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di Roberto Giardina

La Germania parte prima, va in testa, ma non va veloce come si sperava. Aggirando l’accordo europeo, ha ordinato già a metà settembre trenta milioni di dosi extra, ma i tempi per la consegna si allungano. Il direttore di un centro medico a Stoccarda denuncia: "Siamo pronti a vaccinare 2.500 persone al giorno, ma ci manca il vaccino". A Berlino, il centro di Treptow ha chiuso dopo due giorni: doveva vaccinare medici e infermieri, ma chi è in lista non si presenta. Non sono obiettori, i loro ospedali non li lasciano liberi per andare a vaccinarsi, perché non hanno personale sufficiente. Si spera di riaprire dopo Capodanno. Il cinque gennaio, è prevista una videoconferenza tra i primi ministri delle regioni e Frau Merkel. Ma tutti prevedono che il lockdown non terminerà come previsto il dieci. "Dovremo prendere nuove misure ancora più severe", avverte Michaell Müller, il sindaco di Berlino. Uwe Janssens, direttore dell’unione dei reparti a terapia intensiva, dichiara: "Da noi la situazione è drammatica, si lavora da mesi a ritmi elevati, i nostri specialisti sono sotto stress, molti cedono fisicamente. A gennaio andrà peggio".

I letti per la terapia sono 28mila, ma mancano quasi 5mila infermieri specializzati, i posti ancora liberi sono il 7 per cento. I pazienti intubati hanno bisogno di un controllo 24 ore su 24. Anche per il vaccino si richiede una preparazione particolare. A Stralsund, sul Baltico, un’infermiera ha preparato le siringhe con l’intero contenuto di una fiala, prevista per 5 dosi. Un errore compiuto per otto volte, è un caso che solo una signora sia finita in ospedale. In Franconia, zona della Baviera, il vaccino non è stato conservato a meno 80 gradi: ora la Pfizer controllerà se le dosi sono da buttare. Neanche i tedeschi sono perfetti. E solo ora si scopre che la variante inglese era presente in Germania già da novembre. Ieri, entro le 8 di mattina, i vaccinati erano 41.962, i tedeschi possono controllare la vaccinazione zona per zona: a Berlino 3.838, in Baviera 5.219, in Nord Renania Westfalia 7.136, mille a Amburgo, duecento in Turingia. Ma entro oggi, solo nella capitale i vaccinati dovrebbero essere oltre 30mila, entro domani si arriverà un totale di 60mila, in gennaio arriveranno 30mila dosi a settimana.

L’opposizione accusa il governo di perdere tempo. Il liberale Christian Lindner dichiara: "È una corsa tra la vita e la morte, bisogna obbligare le società Pfizer e Moderna a cedere le licenze in modo che altri possano produrre il vaccino". Jens Spahn, ministro della Sanità, spiega: "Produrre il vaccino richiede una tecnica complessa, non tutti sono in grado in pochi giorni di fornire altre dosi". E avverte: "Bisogna essere solidali, attendere il proprio turno, e i vaccinati non hanno diritti particolari. Dovranno continuare a essere prudenti".

I tedeschi sono divisi in sei fasce: per primi vengono vaccinati quanti lavorano negli ospedali, e chi ha compiuto 80 anni, cominciando dai novantenni. Ma gli anziani sono circa 6 milioni, medici e infermieri, e gli altri addetti (vitto, pulizia, amministrazione) sono un milione e 300mila. Entro fine marzo si arriverà a vaccinare solo 5 milioni. Ieri i morti sono stati 852, poco meno del record di una settimana fa con 962, e il totale ha superato le 30mila vittime. L’indice di contagio dovrebbe rimanere al di sotto di 50 ogni 100mila abitanti, siamo a 157, con punte di 450. I tedeschi sono pessimisti, solo uno su quattro (il 26%) è convinto che l’epidemia potrà essere superata nei prossimi mesi. I due terzi pensano che si dovrà attendere fino al prossimo natale. E uno su cinque spera di poter andare allo stadio almeno tra un anno.