Martedì 23 Aprile 2024

La Germania ha strangolato la nostra Europa

Cesare

De Carlo

Andreotti diceva di amare tanto la Germania da essere contento che ce ne fossero due. E molti in Europa la pensavano così, tanto è vero che quando, dopo il crollo del muro di Berlino, la Germania si avviò verso la riunificazione, non ci fu alcun giubilo.

Anzi molti governi, in testa il francese e il britannico, cercarono di ostacolarla o rallentarla. Inutilmente. Kohl era stato prontissimo a sfruttare la debolezza di Gorbaciov. Dubito che ora, nel trentennale della riunificazione, le opinioni siano cambiate. Per l’Europa la Germania riunita è stata una iattura.

A guidarla negli ultimi quindici anni è stata Angela Merkel, ex funzionaria comunista, elevata alla cancelleria dallo stesso Kohl che poi se ne sarebbe pentito. Ha distrutto la mia Europa, lasciò scritto l’ex cancelliere. Non esagerava. Con lei la Germania è diventata un gigante economico. Ma a che prezzo! Ha trasformato una crisi regionale, in Grecia, in una recessione continentale, ha fatto dell’euro il nuovo marco tedesco, ha imposto un’austerity che ci ha

strangolato, ha ingessato la Bce di Mario Draghi, ha aperto le porte all’immigrazione clandestina salvo richiuderle subito. E ora sempre sull’immigrazione ci prende in giro di nuovo. Basta così. Non sono antitedesco. Ho due figlie nate in Germania. Ho la Bundesverdienstkreuz Erste Klasse datami dal Presidente von Weizsaecker. Non vedo motivi di celebrazione.

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