Giovedì 18 Aprile 2024

La Germania cambia idea Sì agli aiuti per il caro-gas

Berlino pronta ad accettare i sostegni ai Paesi in stile Covid (con meno soldi)

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Nuovo debito per finanziare le misure dell’Unione Europea a sostegno dei paesi dell’area Euro, e per consentire loro di far fronte allo shock energetico. Un’operazione da varare il prima possibile e, a sorpresa, con il placet di tutti i paesi membri. Anche la Germania, infatti, per l’occasione metterebbe da parte la consueta linea rigorista e, come avvenuto per la lotta al Covid, acconsentirebbe alla manovra. A rivelare il cambio di passo di Berlino è Blombeerg, citando fonti vicine al governo tedesco.

Secondo il sito economico newyorkese il cancelliere Olaf Scholz avrebbe dunque cambiato idea sulla nuova operazione di sostegno ai paesi membri e sarebbe pronto ad avallare la proposta di qualche giorno fa dei commissari europei Thierry Breton, spagnolo, Paolo Gentiloni, italiano. Un sì nato, rivela Bloomberg, anche per mettere a tacere le critiche ricevute dopo il varo del piano di aiuti tedesco per la propria economia: 200 miliardi di euro erogati senza generare debito in bilancio, un operazione criticata da molte parti proprio per lo squilibrio che comporterebbe tra i paesi dell’area Euro.

Certo, al sì tedesco sarebbero collegate delle particolari condizioni. Riguardo ai modi in primo luogo. Gli aiuti, ovvero, non dovrebbero essere sonvenzioni dirette agli stati, ma emissione di nuovo prestito. Lo schema è quello già sperimentato con gli aiuti per affrontare l’emergenza Coronavirus. Una proposta che solo una settimana fa aveva subito ricevuto lo stop da parte del ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, subito seguito dal governo olandese. I dettagli del nuovo piano di aiuti non sono ancora noti ma, stando sempre alle indiscrezioni di Bloomberg, l’operazione avrebbe un impatto ben inferiore del fondo di recupero Covid, che nel 2020 avea messo sul piatto oltre 700 miliardi di euro con un mix di erogazioni di sovvenzioni non rimborsabili e di prestiti a basso interesse.

Nulla di chiaro sulle tempistiche anche perché, stando alle fonti governative consultate dal sito americano, Scholz prima di impegnarsi su un fronte così complesso, vorrebbe vedere le prime mosse economiche del nuovo governo italiano ed avere le relative rassicurazioni sull’effettivo rispetto degli impegni presi rispetto al debito.

s. arm.