Martedì 23 Aprile 2024

La fiducia nella scienza ci ha salvati

Bruno

Vespa

I No vax e anche molti No Green pass vanno a cercare dati ambigui nel migliore dei casi, quando non palesemente falsi, episodi isolati elevati a campioni di credibilità assoluta giocando sull’umanissimo sentimento della paura di chi ascolta. Lo trovo profondamente ingiusto.

I vaccini hanno salvato l’umanità, eppure ogni volta ci sono state opposizioni. Ma la fiducia nella scienza è prevalsa sempre e gli uomini sono vissuti più a lungo.

Adesso la battaglia di sposta sul segmento più fragile e insidioso, quello dei bambini, vaccinabili da metà dicembre. Anche qui apriti cielo. Non basta il parere unanime della Società italiana di pediatria, probabilmente la migliore del mondo visto che i neonati italiani hanno il tasso più alto di sopravvivenza. Non basta la quasi totalità delle società scientifiche internazionali.

No, si vanno a pescare i soli casi dubbiosi per scaraventarli in faccia a genitori ansiosi che nella confusione determinata ad arte dicono: io ho fatto il vaccino, ma a mio figlio non lo faccio, quasi che sia questa la protezione maternapaterna e non il suo contrario.

Nessuno dei vaccini che hanno evitato le stragi degli innocenti erano stati sperimentati per molti anni quando ci sono stati inoculati obbligatoriamente. Nessun farmaco è totalmente esente da rischi. Ma se la comunità scientifica ci ha chiesto di fare certi vaccini, abbiamo obbedito e i risultati sono stati decisivi per l’umanità. Perché il siero contro il Covid dovrebbe fare eccezione? E’ nato da poco, ma sperimentato per la prima volta nella storia su miliardi di persone.

Omicron è molto contagiosa. Ma a quanto pare meno pericolosa della Delta che non è tuttavia scomparsa. Chi si ammala da vaccinato non ha quasi sintomi, chi non si vaccina rischia la terapia intensiva e il camposanto.

I pentimenti tardivi sono strazianti quanto inutili. Fidiamoci di chi ne sa più di noi e cerchiamo di raggiungere prima possibile l’agognata normalità.