Sabato 20 Aprile 2024

La fiction e l’isola a fuoco Stromboli chiede i danni

Il sindaco contro la produzione della serie Tv con Ambra. Lei non era sul set. Pronta una richiesta di risarcimento da 50 milioni di euro. La Rai si smarca

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di Nino Femiani

Se volessimo sorridere, potremmo pensare una scena della commedia all’italiana, con i maldestri che, tentando di fare una buona azione, combinano un disastro. Solo che, stavolta, c’è poco da ridere. Sull’isola di Stromboli l’intervento fantozziano di una troupe, che doveva girare una fiction Rai, sulla Protezione civile italiana, si trasforma in una mezza tragedia con la distruzione di gran parte della fauna dell’isola, dagli ulivi alle ginestre ai celebri capperi. "Peggio che l’esplosione del vulcano", si sfogano gli isolani. "Cancellata la nostra anima, per fortuna non c’è scappato il morto". A distanza di 72 ore si cerca di capire quello che realmente è avvenuto sul set. La realizzazione della fiction Rai (che, va detto, non c’entra con la vicenda) è affidata alla casa di produzione "11 Marzo", un’azienda tra le più importanti in Italia.

Il 25 maggio la troupe sta sulla sommità dell’isola per alcune riprese perché l’isola è continuamente monitorata da Protezione civile e Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Qualcuno simula un piccolo incendio che pare fosse l’undicesima scena del copione preparato dal regista Marco Pontecorvo (si chiude proprio con una villa stromboliana circondata dalle fiamme). Il rogo, alimentato dal forte scirocco, divampa, gli operatori non riescono a domarlo: l’intero costone di San Vincenzo – uno dei punti naturalistici più belli delle Eolie – si trasforma in un inferno, raggiungendo anche la parte di Scari e lambendo alcune villette. La Rai prende le distanze e informa di "non avere alcuna responsabilità nella produzione esecutiva della serie ‘Protezione civile’ nell’isola di Stromboli".

L’attrice Ambra Angiolini, protagonista di ‘Protezione Civile’, è incredula. Nei giorni scorsi aveva postato sul suo profilo Instagram le immagini della permanenza sull’isola, scatti in cui si leggeva la felicità di girare in una località tanto iconica. Poche ore dopo tutto è cambiato. "Sono qui, con la gente dell’isola a dare una mano. Non ero sul set in quel momento, ma non è stata una notte facile", dice al telefono l’attrice poche ore dopo l’incidente. "Questa è un’isola bellissima, voglio tornare e fare anche qualcosa: sto pensando a una raccolta fondi". Il regista Pontecorvo, sentito dai carabinieri già nella serata di mercoledì, appare ancora più avvilito. "Non erano in atto delle riprese, ma solo la preparazione per la scena da girare poco dopo. Scena che esisteva sulla sceneggiatura ed era prevista nella maniera in cui la stavamo approntando per quella giornata come da nostro ordine del giorno". Un punto su cui dissentono i vigili del fuoco: "Se avessimo saputo che c’era la simulazione di un incendio non avremmo dato il nostro consenso", dicono. Un tema che verrà approfondito dall’inchiesta della procura di Messina. E mentre Federalberghi Isole Eolie chiede "accertamenti e risarcimenti per il folle incendio", il sindaco di Lipari Marco Giorgianni annuncia lo stato di calamità naturale e la richiesta di danni quantificati in 50 milioni di euro.