Sabato 20 Aprile 2024

La favola di Felix, campioncino povero. Mou gli regala le scarpe da 800 euro

Il debutto in A a 18 anni, i gol, la madre in Ghana a cui manda tutto quello che guadagna. A Roma vive in convitto

Feliz Afena Gyan

Feliz Afena Gyan

Roma, 23 novembre 2021 - "Mamma ti amo!". Josè Mourinho quel ragazzino ghanese svelto, col sorriso tatuato e dolcemente inebetito di chi vive un sogno, lo seguiva da tempo. Lo guardava da lontano, su quel campo di erba sintetica accanto a quello dei ‘grandi’. E diceva ai suoi: "Seguitelo, voglio portarlo con noi".

Poi succede che Feliz Afena Gyan a Cagliari è in panchina. È il 27 ottobre. La Roma è sotto di un gol. Mou si gira e dice al suo vice Sacramento: "Entra Felix, fallo scaldare". Il ragazzo non ci crede, quasi. Poi entra e contribuisce a cambiare la partita. Alla fine, non c’è il cuore da disegnare con le dita, una ragazza insomma. Né gli amici. La mamma. Solo mamma Juliet. "Mamma ti amo!".

Quasi un mese dopo quella notte di Cagliari, Felix – nato il 19 gennaio del 2003 a Sunyani, in Ghana – ha ribaltato il mondo. Il suo e quello della Roma con quei due gol.

Ancora una volta, il ragazzo dal sorriso tatuato pensa prima di tutto a mamma Juliet: "Grazie mamma, ti amo, lei è ancora in Ghana e le dedico i gol". Il più bello vorrebbe segnarlo fuori dal campo: riuscire a portare la mamma in Italia e statene certi che prima o poi succederà.

Nel calcio dei procuratori dai denti aguzzi e i portafogli senza fondo per fortuna c’è ancora spazio per le madri. Da mamma Fiorella che portava Totti agli allenamenti tra mille sacrifici, a Maria Tereza, mamma di Jorginho che non ha esitato a trasferirsi in Italia senza soldi e lavoro pur di aiutare il figlio. Fino a Isabelle Deho, madre di Kean, che dopo aver affrontato una vita in salita per aiutare Moise, ora si dedica al volontariato ad Asti, pur di "restituire l’aiuto che ho ricevuto".

Felix è un ragazzo quadrato, umile. Dice Mourinho: "Spesso in queste nuove generazioni trovi ragazzi che pensano di sapere tutto. Lui è l’opposto".

Ora arriva il difficile: confermarsi e tenere a bada i demoni della popolarità, stando attento ai guard rail della vita. In poche ore ha quasi triplicato i follower su Instagram, guadagna ‘appena’ 70mila euro lordi l’anno, non ha una casa – vive nel convitto del club – ma ha un paio di scarpe Balenciaga da 800 euro di gran voga tra i calciatori. Gliele ha regalate Josè Mourinho.

Perché? Prima di entrare in campo a Genova Felix gli dice con un filo di sorridente timidezza: "Mister, se segno mi regali quelle che costano tanto?". E Josè: "Tu segna e domani andiamo insieme a comprarle". E così è andata.

Con Mou e i compagni parla inglese con un pizzico di italiano. Sul fatto che il club giallorosso credesse in lui non vi sono dubbi.

Lo scorso febbraio la Roma ha occupato uno dei due slot disponibili per il tesseramento di un calciatore extracomunitario, pagandolo circa 250mila euro. Felix ha rinunciato alla convocazione per la Coppa d’Africa col Ghana per ‘studiare’ calcio a Trigoria.

"Devo imparare tanto" è il mantra. E Mou approva: "Il Ghana un giorno avrà un calciatore vero e non un ragazzino che ha tanto da imparare". Mamma Juliet aveva provato a farlo tesserare da bimbo dall’ Asante Kotoko, uno dei più grandi club del Ghana che però non aveva squadre giovanili. Poi il trasferimento all’EurAfrica Academy, dove è stato notato da diversi club inglesi, Milan, Sassuolo, Roma. Sembrava destinato al ricco calcio britannico, ma a 15 anni quando vide la Roma battere il Barcellona 3-0 e volare in semifinale di Champions giurò amore eterno al club giallorosso: "Un giorno giocherò con loro", disse alla mamma. Ieri le ha scritto su Twitter "Ti amo, le tue preghiere mi danno forza, questi due gol sono per te". E lei ha risposto: "Ti amo anche io figlio, sei il mio eroe".