Sabato 20 Aprile 2024

La discussione Opposizioni unite, il voto slitta a domani

Classica giornata di bagarre ieri al Senato, per la discussione della Manovra del governo. L’epilogo è che, dopo avere occupato la commissione, protestato sulla stampa e sui social e fatto appello al presidente del Senato Ignazio La Russa, le opposizioni, per una volta unite, riescono a ottenere più tempo per l’esame, almeno formale, della legge di bilancio. E fanno slittare l’ok finale di Palazzo Madama alla tarda mattinata di domani, proprio quando Giorgia Meloni sarà alle prese con la sua prima conferenza stampa di fine anno. La premier potrebbe trovarsi a rispondere della nuova grana che rischia di scoppiare dentro la maggioranza, la questione dei balneari, per i quali Forza Italia annuncia di essere pronta a chiedere l’ennesima proroga delle gare.

Un giorno in più non è una tragedia, si osserva nella maggioranza, ricordando che le ultime due manovre sono state chiuse addirittura il 30 dicembre. Ma l’accumularsi di errori e ritardi fa infuriare allo stesso modo Pd, Avs, Iv e Movimento 5 Stelle. Da ultimo manca la relazione tecnica di passaggio, quella che accompagna il testo da un ramo del Parlamento all’altro e dà conto delle modifiche apportate. È attesa nel primo pomeriggio, quando il governo annuncia per la sera di mercoledì il voto finale (con fiducia). Ma non c’è accordo sul calendario, che andrebbe votato in Aula.

I numeri dei presenti sconsigliano di procedere con la votazione, l’Aula slitta. Far slittare la manovra a giovedì, quando la premier ha in programma la conferenza di fine anno, è l’obiettivo dichiarato delle opposizioni, che attorno alle 18 occupano i banchi della presidenza della commissione, con un via vai di senatori. Alla fine l’intero mercoledì sarà dedicato al dibattito mentre la fiducia e il voto sulle tabelle della manovra arriveranno giovedì entro ora di pranzo.

red. pol.