Mercoledì 24 Aprile 2024

La Csu rinuncia, Scholz vede la cancelleria

Lo sconfitto Laschet (Cdu) tace ma i "gemelli" bavaresi spianano la strada alla Spd. Resa dei conti nei Verdi: la Baerbock si farà da parte

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di Roberto Giardina

Armin Laschet spera ancora di diventare Cancelliere, anche se è arrivato secondo, ma forse non riuscirà a restare presidente della Cdu. Tutta colpa sua la disfatta? Ha sprecato l’eredità di Frau Merkel, i cristianodemocatici hanno perduto tre milioni di voti rispetto al 2017. Se si guarda una carta geografica della Germania con i colori dei partiti, rimane solo una macchia nera al sud, per indicare la CduCsu. L´Unione non ha roccaforti nel resto del paese, non è più un grande partito.

Ma anche i socialdemocratici sono lontani, e da più anni, da quel trenta per cento che dovrebbe ottenere un partito popolare. Vale la pena, per la Cdu, di forzare il gioco e di vincere grazie all’alleanza con liberali e verdi? Solo una volta, nel 1969, divenne Cancelliere Willy Brandt con il 42,7 contro il cristianodemocratico Kurt Georg Kiesinger con 46,1, grazie ai liberali che cambiarono a sorpresa alleato.

Ma il paragone non regge. Laschet resterebbe un Cancelliere debole, e la prova di forza finirebbe per aggravare la crisi del suo partito.

"E’ Olaf Scholz che al momento ha più chance per la nomina a Cancelliere", riconosce Markus Söder, il leader della Csu, che si presenta solo in Baviera, e si è congratulato con il vincitore ai punti, cosa che Laschet non ha ancora fatto. Scholz rimane attendista, non si muove, lasciando che intanto si mettano d´accordo tra loro liberali e verdi.

La resa dei conti arriva anche per Annalena Baerbock. I Grünen hanno ottenuto il risultato migliore di tutti i tempi, ma hanno perso la grande opportunità di conquistare la Cancelleria, come era possibile in primavera. Poi Annalena ha compiuto una serie errori che hanno rivelato la sua incapacità a guidare il paese.

E’ stata sconfitta da Olaf Scholz anche nel collegio in cui si presentavano entrambi a Potsdam, alle porte di Berlino. E i compagni le danno la colpa della mancata conquista della capitale. La leader verde è stata battuta dalla socialdemocratica Franziska Giffey. Come leader del secondo partito nella coalizione avrebbe diritto al ruolo di vice Cancelliere, ma dovrà rinunciare a favore del partner al vertice Robert Habeck.

"Annalena ha avuto la sua chance", si limita a dichiarare il compagno. Le ha dovuto cedere il ruolo di sfidante solo perché era una donna, una scelta fatale imposta dalla base. E Annalena non diventerà neanche ministro degli Esteri come sperava. La sua carriera sembra finire, o almeno bloccarsi, con il voto di domenica. Nel governo nessuna donna avrà un ruolo di primo piano.

"Ce ne dovremo fare una ragione", commenta il pragmatico Habeck. E nel nuovo Bundestag, non aumenta la presenza femminile. Le deputate sono un terzo come in passato, 255 su 709.