Martedì 23 Aprile 2024

La crociata di Tyrion contro Disney "Ancora si ridicolizzano i sette nani"

Il protagonista del ’Trono di spade’, affetto da nanismo: basta stereotipi. E ora si pensa al remake progressista

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di Silvia Gigli

Occhio ai sette nani. Non sono paciosi come sembrano. Anzi, parafrasando un celebre best seller, ’Nel loro piccolo si incazzano’. È bufera sul prossimo remake di ’Biancaneve’ firmato Disney. La fiaba popolare europea che vide la sua prima edizione scritta nel 1812 grazie ai fratelli Jacob e Wilhelm Grimm, pare fosse ispirata a molti aspetti del folclore popolare, del quale i Grimm erano profondi studiosi. Nessun dubbio che all’epoca della prima stesura, nessuno si sarebbe posto alcun problema riguardo al trattamento riservato ai nani.

Oggi però le cose sono cambiate e il politically correct è divenuta una conditio sine qua non. Accade quindi che il celebre attore statunitense Peter Dinklage, 52 anni, divenuto un divo globale grazie a ’Il Trono di spade’ e affetto da una forma di nanismo, l’acondroplasia (è altro 1,35 m), si scagli contro la Disney rea di perpetrare i soliti polverosi stereotipi e di non fare un passo verso scelte maggiormente progressiste.

L’attacco di Dinklage, che ha definito ’Biancaneve’ "una fottuta favola arretrata sui nani" è adesso all’attenzione della Disney. In un comunicato ufficiale la major ha fatto sapere che si sta consultando con persone affette da nanismo per prepararsi al film. "Per evitare gli stereotipi del film originale stiamo intraprendendo un approccio diverso a questi sette personaggi e ci stiamo consultando con i diretti interessati (ossia persone affette da nanismo, ndr). Non vediamo l’ora di condividere di più appena inizierà la produzione del film".

La polemica è stata innescata da Dinklage mentre era ospite del podcast ‘WTF’ di Marc Maron. L’attore, famoso come Tyrion Lannister nella serie tv ’Il Trono di Spade’, grazie alla quale ha vinto quattro premi Emmy e un Golden globe come migliore attore non protagonista, ha denunciato che si continua a raccontare la storia di Biancaneve e i sette nani in un certo modo e non ha senso se si vuole essere progressisti.

Ha polemizzato anche sulla Biancaneve ispanica: "Si è progressisti in un modo ma dall’altro si continua a raccontare una fottuta favola arretrata su sette nani che vivono in una grotta". Disney non ha ancora annunciato i suoi piani per il remake della favola. C’è da chiedersi come possa tradursi il progressismo invocato da Dinklage: eliminare i nani dalla storia? Farli vivere in un castello? Renderli ancora più importanti nello sviluppo della favola? Forse a Dinklage non è andato giù il fatto della grotta ma, se la memoria non ci inganna, i sette nani hanno sempre abitato in piccole casette. Cosa disturba allora il celebre attore?