Giovedì 18 Aprile 2024

La Cina multa le celebrità: basta culto dei vip

Il regime vieta le classifiche online delle persone famose. Maxi sanzioni ad attrici e cantanti: "Influenzano in modo negativo il Paese"

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Il mondo dello spettacolo e i beniamini del grande pubblico finiscono nel mirino della stretta di Pechino. Dopo che i talebani hanno spento la musica in Afghanistan, la Cina ha vietato le classifiche on line delle celebrità per scandali che hanno travolto star dello showbiz, infliggendo loro pesanti sanzioni. I vip dello spettacolo muovono un giro d’affari attorno ai 140 miliardi di yuan entro il 2022 (20 miliardi di dollari), ed esercitano un’influenza sulle nuove generazioni che Pechino considera "caotica". La Cyberspace administration of China, l’ente di sorveglianza sul settore di Internet, ha sottolineato che occorre "aumentare il senso di responsabilità, missione e urgenza per mantenere la sicurezza ideologica e politica on line".

La Cina ha stretto il giro di vite sui comportamenti delle star soprattutto nelle ultime settimane. Il caso più eclatante è quello del cantante sino-canadese, Kris Wu, formalmente incriminato a inizio agosto per stupro in seguito alle accuse di abusi sessuali mosse da una ragazza che si era rivolta a lui per opportunità di carriera nel mondo dello spettacolo. Ieri, invece, a fare notizia è un’altra star cinese, l’attrice Zheng Shuang, multata di 299 milioni di yuan (39,2 milioni di euro) per evasione fiscale, e che era già finita in uno scandalo di maternità surrogata a inizio anno. L’ente statale per i film, la radio e la televisione ha sottolineato che avrà "tolleranza zero" per i casi di evasione fiscale e per i contratti firmati dalle star che nascondono il reale compenso ricevuto per il loro lavoro.

È finita nel mirino delle polemiche anche un altro volto noto del grande schermo, l’attrice Zhao Wei, improvvisamente scomparsa dalle piattaforme di video in streaming, dai talk show e dalle serie tv in cui ha lavorato, per gli scandali in cui è rimasta coinvolta, già a partire dal 2001, quando venne travolta dalle critiche per avere indossato un vestito con una bandiera giapponese. Nel corso degli anni, la miliardaria star cinese ha collezionato investimenti e dispute legali, scrive il tabloid Global Times. L’attrice, che nel 2016 figurava nella Hurun List delle persone più ricche della Cina, ha anche una partecipazione in Alibaba Pictures Group, gruppo televisivo e di film in streaming del gigante dell’e-commerce Alibaba, colpito a inizio 2021 dalla più grande multa mai inflitta dall’antitrust cinese.

red. est.