Martedì 23 Aprile 2024

La Cina annienta Hong Kong E Biden che fa?

Cesare

De Carlo

Dal grande virus alla grande repressione: la Cina chiude l’ultimo giornale indipendente di Hong Kong. Si chiama, anzi si chiamava Apple Daily. Faceva propaganda ‘’sovversiva’’, diffondeva ‘’fake news’’ e ‘’terrorismo mediatico’’, minacciava la sicurezza della ‘’madrepatria’’. Ma la madrepatria, cioè la Cina comunista, sarebbe diventata tale solo nel 2047. Così prevedeva l’accordo del 1 luglio 1997, quando gli inglesi sgomberarono l’ex colonia. Per altri cinquant’anni autonomia, multipartitismo, diritti umani, libertà di espressione. Una garanzia per i sei milioni di abitanti e per le multinazionali. Ebbene Xi Jinping, il Mao in giacca e cravatta, pone fine in anticipo alla formula di una Cina – due sistemi. Il sistema deve essere uno solo, il suo. È il sistema del trentennale paradosso denghiano. Totalitarismo e capitalismo. Una combinazione impossibile e impraticabile altrove se non nella Cina confuciana. Ci aveva provato persino Gorbaciov. Fallimentari perestroika e glasnost. Accelerarono e non rallentarono la fine del comunismo sovietico. Xi e Deng (prima di lui) ne hanno tratto una lezione preziosa. Perestroika ma senza glasnost. Se allenti il controllo sull’economia, lo devi rafforzare nel controllo della società. E dunque, da Tienanmen in poi (4 giugno 1989), repressione capillare, impietosa, tecnologica, tanto più necessaria quanto maggiore era il rischio che da quel focolaio di libertà, quale era Hong Kong, il virus si diffondesse nel resto dell’immenso Paese. Questo spiega perché mentre il mondo puntava il dito accusatorio sulla Cina per l’altro virus, quello biologico, Xi accentuasse e anticipasse l’omologazione di Hong Kong. Gli Usa lanciano moniti tardivi e inutili. Ma la loro reazione potrebbe avere un ben più pesante aggancio: la richiesta di risarcimenti trilionari per il Covid, sulla cui origine elaborata ci sono sempre meno dubbi. Una legge sta per essere presentata in Congresso. Bipartisan. Xi sorride di meno. ([email protected])