Martedì 16 Aprile 2024

La ‘cavia’ italiana: due iniezioni, sto bene

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TERNI

"Il vaccino è pronto, tra fine anno e inizio 2021 inizierà la distribuzione. Il punto è che serviranno diversi mesi per coprire le popolazioni e vederne gli effetti concreti". È un’autentica iniezione di speranza quella di Antonio Metastasio (in foto), psichiatra ternano che vive a Cambridge con la famiglia e lavora a Londra, volontario nella sperimentazione del vaccino anti Covid promossa dalla casa farmaceutica AstraZeneca, dall’Università di Oxford e da una società di Pomezia. La sperimentazione avviene in modalità ‘doppio cieco’, ossia i volontari non sanno se venga loro somministrato il vaccino oppure un placebo. Quindi?

"La prima dose l’ho assunta a fine giugno, poi sono stato sorteggiato per il gruppo del ‘richiamo’ e ho avuto la seconda. Che dire? Sto benissimo, non ho risentito assolutamente di nulla. Sia a luglio che a settembre sono tornato a Terni. Potrei chiedere all’organizzazione se ho ricevuto il vaccino o un placebo, ma uscirei dal percorso di sperimentazione, quindi non lo faccio. Perlomeno non adesso. In futuro penso di sì, perché anch’io intendo vaccinarmi".

Come ha aderito allo studio clinico?

"Molto semplicemente ho risposto a un avviso su Facebook, in cui si ricercavano volontari in questa zona".

Cosa pensa dell’evoluzione della pandemia?

"È una situazione preoccupante, perché i numeri stanno crescendo ovunque. Il Galles ha adottato due settimane di lockdown, Manchester ha grandissimi problemi; l’Italia sembra andare un pochino meglio. Bisogna però capire che gli effetti delle condotte di oggi si vedranno domani e dopodomani, nel senso: ciò che facciamo oggi in termini di contrasto alla diffusione del virus lo vedremo non prima di qualche settimana, forse di mesi. Quindi bisogna essere estremamente rigorosi nell’osservare le norme anticontagio: mascherine, distanziamento, igiene delle mani. A Terni di solito vengo una volta al mese e nell’ultima, a settembre, ho notato grande disciplina, più che a Londra sicuramente."

Cosa si aspetta?

"Con l’inverno i casi aumenteranno, ma bisogna evitare che la pandemia dilaghi. Ci vorrà tempo. Le polemiche non aiutano".

Come procede la ‘sua’ sperimentazione?

"Facciamo controlli ogni sei settimane, personalmente non ho alcun fastidio. L’ultimo controllo, in questi giorni, è andato bene, il prossimo è il 15 dicembre. Anche per questo non credo che tornerò in Umbria per Natale. Forse neanche a novembre. Vista la situazione preferisco prendere tempo. Lo studio in teoria dura un anno, ma tra Natale e inizio 2021, come detto, comincerà la distribuzione del vaccino. Poi ci vorrà tempo per vedere gli effetti".

Stefano Cinaglia