Martedì 23 Aprile 2024

La casa di lusso e il riciclaggio L’ex commessa è latitante

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di Loredana Del Ninno

Da commessa a regina del riciclaggio internazionale. Il gip di Roma ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Camilla Fabri, 28 anni– moglie di Alex Naim Saab Moran, imprenditore colombiano-libanese, presunto prestanome del presidente venezuelano Maduro – e altre quattro persone, tra cui lo stesso Moran. La donna, che viveva in un appartamento di 5 milioni di euro in via Condotti a Roma, si trova attualmente all’estero (forse in Venezuela) con i due figli avuti da Moran e risulta irreperibile. L’accusa per tutti è associazione a delinquere e – a vario titolo – riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di beni. Nei guai il marito della sorella di Fabri, Lorenzo Antonelli (anche lui risulta fuori dall’Italia) e due zie della donna, Arianna e Patrizia Fiore, rispettivamente 47 e 45 anni, le uniche presenti nella Capitale e finite ai domiciliari. Le complesse indagini sono iniziate tre anni fa. Moran si sarebbe impossessato di parte dei fondi destinati agli aiuti umanitari in Venezuela, facendoli transitare dall’Italia per nasconderli in Russia e in alcuni paradisi fiscali e costituendo 26 società attraverso cui riciclare i proventi illeciti accumulati, circa 350 milioni di euro. Arrestato a Capo Verde Saab, 51 anni, è detenuto negli States, dopo il mandato di estradizione emesso negli Usa.

Il cognato di Camilla avrebbe invece un ruolo centrale nella vicenda legata al lussuoso alloggio nel cuore della capitale, sequestrato dalle Fiamme gialle nel 2019 oltre a 1,8 milioni di euro depositati su un conto corrente di una banca italiana. L’ex commessa avrebbe acquistato il diritto di abitazione vitalizio, mentre la nuda proprietà risulta acquistata da una società di diritto inglese, la Kinloch Investments, da lui rappresentata. Il capitale sociale della stessa risulterebbe invece interamente detenuto da Fabri. Nata a Roma, dopo fugaci apparizioni in tv e qualche ingaggio da modella, prima di sposare Moran, Camilla ha lavorato in un negozio di abbigliamento.

Lo scorso ottobre, pochi giorni dopo l’estradizione dell’imprenditore in America, la donna aveva presenziato una conferenza stampa a Caracas, dichiarando in lacrime: "Mio marito non si piegherà mai agli Stati Uniti. La sua estradizione è avvenuta, codardamente, alle spalle degli avvocati. L’unica autorizzata a fagli visita in cella è la sorella. Ieri è andata a trovarlo e uno degli agenti presenti le ha confermato che la procedura era stata accelerata. Siamo sempre stati una famiglia molto unita. Alex è stato sequestrato e ora anche noi ora come famiglia ci sentiamo sequestrati".