La bimba sparita e i genitori uccisi Bebe Holly rintracciata dopo 41 anni

Il caso appassionò gli Stati Uniti, i corpi dei genitori identificati solo pochi mesi fa grazie al Dna. L’ombra di una setta

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di Riccardo Jannello

HOUSTON

Un caso molto freddo che a distanza di oltre quarant’anni è di nuovo diventato bollente: moglie e marito uccisi hanno avuto finalmente un nome, la figlia neonata che si pensava svanita nel nulla è ricomparsa viva e vegeta, tre persone – delle quali al momento gli inquirenti danno ben poche notizie se non che farebbero parte di una setta religiosa – sono indiziate sia del duplice delitto sia del rapimento della bambina. Se si arriverà a risolvere quest’ultimo enigma non è certo, ma intanto attorno a Bebe Holly – così era stata ribattezzata dall’opinione pubblica americana la piccolina ora quarantaduenne – è tornata la luce e l’opinione pubblica ha accolto con grande entusiasmo una notizia attesa da decenni. "Sapere che è viva è un regalo del cielo", ha esultato la nonna biologica, Donna Casasanta. La conferma che Bebe sta bene, fra l’altro, è giunta nel giorno in cui il padre avrebbe compiuto gli anni.

Tutto comincia da due cadaveri trovati in un bosco alla periferia di Houston, Texas, nel 1981. Lui picchiato selvaggiamente fino a procurarne la morte, lei strangolata. Secondo le cronache dell’epoca i corpi erano pressoché irriconoscibili e la morte risalente all’anno prima. Nessuno si presentò per il riconoscimento. A distanza di 40 anni la genealogia genetica ha invece fornito i nomi delle vittime, probabilmente assassinate assieme. L’uomo si chiamava Harold Dean Clouse Jr., la donna Tina Gail Linn Clouse. Da poco erano giunti in Texas provenienti dall’Arizona con la figlia neonata. A Houston avrebbero aderito a un gruppo religioso nomade, una vera e propria setta.

Così almeno aveva comunicato alle famiglie la telefonata di una donna che si era presentata come Sorella Susan, che aveva spiegato agli interlocutori rimasti di sasso che la coppia aveva deciso di rinunciare a tutti i propri averi e tagliare i ponti con le famiglie. Sorella Susan aveva anche chiesto se qualcuno volesse acquistare la loro macchina. Quando i corpi sono stati identificati, qualche mese fa, è stato facile capire da parte degli agenti che seguono i "cold case" che quello di Sorella Susan era un modo per evitare che i due cadaveri fossero legati alla setta. Due donne vestite di bianco e a piedi scalzi avevano poi lasciato la bimba in una chiesa dell’Arizona: a chi le aveva incontrate avevano detto che un altro bimbo era stato abbandonato in una lavanderia.

Da allora Bebe Holly è cresciuta prima in un istituto e poi in una famiglia affidataria dell’Arizona – i suoi genitori adottivi sono stati scagionati da qualsiasi legame col duplice omicidio e il rapimento –, poi ha messo in piedi la sua di famiglie e ora ha cinque figli e vive in Oklahoma. Finalmente grazie ai nuovi esami genetici che quarant’anni fa non esistevano ha conosciuto la vera storia dei genitori e di lei: non l’avevano abbandonata, erano stati uccisi e ora ha una tomba dove piangerli e una nonna che le vuole stare accanto. "Ho pregato per oltre 40 anni – ha detto la Casasanta – e l’ho ritrovata". All’ormai quarantaduenne Holly sarà comunque garantita la maggiore privacy. Non è confermato se fra i tre indiziati ci siano anche le due "suore" in bianco e scalze che avevano lasciato la piccola in chiesa; e la dinamica del delitto è ancora misteriosa. La polizia ha tenuto a sottolineare che la pista dei tre è interessante, "ma non ci sono ancora le condizioni per poter procedere a un arresto".