La beneficenza (a parole) di Bezos Intanto licenzia 10mila dipendenti

Mister Amazon rivela a Cnn: buona parte dei suoi 124 miliardi sosterranno la lotta al cambiamento climatico. Intanto la società annuncia un taglio al personale da record, che potrebbe avvenire già in settimana

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di Giampaolo Pioli

NEW YORK

Con una mano Jeff Bezos dona 100 milioni di dollari in beneficenza a Dolly Parton, annunciando che intende donare buona parte del suo patrimonio da 124 miliardi, e un’ora dopo con l’altra toglie il lavoro a 10.000 persone ad Amazon.

Il proprietario del Washington Post e del colosso mondiale della distribuzione, in una lunga intervista alla Cnn spiega con passione, al fianco della partner Lauren Sanchez, il suo futuro da filantropo. Bezos intende donare la maggioranza del suo sterminato capitale devolvendolo alla lotta al cambiamento climatico e a sostenere le realtà impegnate a sanare le divisioni sociali e politiche. Il tutto attraverso una fondazione, sul modello di quella iniziata da Bill e Melinda Gates. Di questo passo non c’è che da attendere un clamoroso annuncio anche da parte di Elon Musk, che dopo aver conquistato Twitter ha subito annunciato il taglio della metà dei dipendenti dell’uccellino blu. Con anche i tagli di Meta, la Silicon Valley quest’anno ha perso oltre 100mila posti.

Licenziare 10mila persone vorrebbe dire, per Amazon, diminuire il personale di meno dell’1%; d’altra parte sarebbe il taglio più consistente mai registrato dalla nascita della società. Fa specie dunque che Bezos, il “neo filantropo”, mentre parla di generosità in televisione, nelle sedi di Amazon scateni i suoi dirigenti affinchè impediscano ai lavoratori di costituirsi in sindacato per tutelare i loro diritti.

È già accaduto a Staten Island, davanti a Manhattan, dove un grande deposito Amazon ha scelto le Unions e d’ora in avanti il contratto di lavoro dovrà essere negoziato in modo collettivo; mentre in un altro mega deposito a un chilometro di distanza, dove il voto sul sindacato non è passato, sono arrivati una serie di benefici a tutti i dipendenti, come aumento dei giorni di ferie e pacchi dono.

La lotta tra i miliardari e il sindacato americano non è cosa nuova e il presidente Biden ne ha fatto un punto del suo programma, insieme all’estensione dei benefici sanitari, per arrivare a considerare sempre di più la salute in America come un diritto e non un costoso privilegio.

La battaglia spietata sul cottimismo dei ragazzi delle consegne, partita dall’Italia durante la pandemia, si sta allargando adesso anche alle grandi metropoli americane e al resto dell’America. Si è riflessa anche nel voto di metà mandato, dove è stato registrato un aumento dell’elettorato giovanile interessato non solo alla difesa della legge sull’aborto, ma anche dei diritti alla salute e sui luoghi di lavoro.

Bezos e la Sanchez davanti alle telecamere, mentre lui ammoniva gli americani di fare qualche risparmio perché ci potrebbero esserci tempi duri, sembravano entusiasti della donazione all’iniziativa benefica “Courage and Civility Awards” guidata da Dolly Parton. Hanno promesso senza mezzi termini che sono in arrivo anche regali più consistenti, che comunque non scalfiranno un patrimonio personale di 124 miliardi in continuo aumento.

Viene da chiedersi pur capendo che sicuramente è una decisione imprenditoriale, se invece del licenziamento non potesse essere pensata come soluzione ponte magari un periodo di cassa integrazione garantendo però la conservazione del posto.

La deregulation totale che i grandi del club dei miliardari praticano nelle loro realtà produttive raramente viene esaltata per la creazione di sufficienti asili nido, o di case con affitti a prezzo controllato per le centinaia di migliaia di dipendenti che scontano forti aumenti dei prezzi alimentari, spesso superiori all’aumento dei salari.

Bezos vuol mettere i suoi miliardi in operazioni che definisce di ”filantropia unificante”, per aiutare un paese diviso e combattere il clima. Qualcuno gli suggerisce che mantenere i posti di lavoro, soprattutto se i luoghi non sono inquinanti, potrebbe aiutare anche l’ambiente.