Martedì 23 Aprile 2024

Morto James Randi. L’ultimo trucco del cacciatore di ciarlatani

Morto a 92 anni James Randi. Visse due vite: la prima da illusionista erede di Houdini e la seconda passata a sbugiardare finti maghi e guaritori

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Quando un medium "rievoca le vostre vite precedenti, saltano fuori solo principesse babilonesi o guerrieri greci che avevano combattuto con Agamennone: mai un lustrascarpe di 14 anni!".

C’era una vena amara negli show di James Randi, il prestigiatore e illusionista canadese – naturalizzato americano – nato a Toronto 92 anni fa e morto martedì nella sua casa di Plantation, in Florida, da dove reggeva le fila della James Randi Educational Foundation.

Con la sua morte scompare un personaggio raro. Ovvero l’illusionista, che dopo essere diventato il vero erede di Houdini, consacra la propria esistenza a smascherare il paranormale e le sue bufale diventando lo spauracchio di maghi, veggenti, sensitivi, occultisti, medium, guaritori, ciarlatani, omeopati: tutti esempi di "destrezza, trucchi, frodi", secondo il pubblico accusatore capace di offrire 1.000 dollari del 1964, poi diventati un milione (mai riscosso), "a chiunque provasse poteri paranormali".

Riavvolgere il nastro è impresa mozzafiato. Randi 1, soprannominato Amazing Randi, parte a 18 anni dai night club e conquista velocemente la ribalta nordamericana. Un professionista immenso che sa evadere dalle celle di 28 prigioni, liberarsi da una camicia di forza mentre è sospeso sulle cascate del Niagara, oppure uscire vivo da una bara di metallo in acqua per due ore.

Poi c’è il Randi 2, con vocazione inquirente, che si manifesta già a 35 anni, all’apice del successo. Oltre mezzo secolo di battaglie con l’aiuto del Csicop (Comitato per l’indagine scientifica del presunto paranormale) con personalità come Isaac Asimov.

Ma anche in vecchiaia, con barba da santone scopri-truffe, Randi va in tv, organizza convegni, anima serate di reazione civile nelle quali demolisce chi "fa un gioco crudele e malvagio" e "sfrutta gli innocenti e i semplici", rovinati da chi tesaurizza le debolezze umane incassando milioni. Dal suo stile scettico emerge tuttavia una sofferenza autentica, intrisa di ironia: ingoia in diretta 32 pastiglie di sonnifero omeopatico e, qualche minuto dopo, fa notare di essere ancora in piedi. "L’omeopatia? Diluire, diluire, diluire. Come buttare un’aspirina nel lago Tahoe, mescolare con bastone molto lungo, aspettare due anni che la soluzione sia omogenea e poi bere contro il mal di testa!". Giù risate.

Attacca i medium e i ’ponti’ con l’aldilà: "Cerchi il testamento di tuo suocero e mai che ti dica in che libreria l’ha nascosto". Ancora: "I morti solo in paradiso! Possibile, mai uno all’inferno?".

Tra gli alleati storici anche Piero Angela, che nel 1978 lo volle consulente. Tra gli avversari più famosi, i ’veggenti’ James Van Praagh, Rosemary Altea, Peter Popoff, Sylvia Browne e l’israeliano Uri Geller, l’uomo che piegava cucchiai di ferro col pensiero, ma che nel 1973, al The Tonight Show della Nbc, non curvò neppure una forcina, dopo che la produzione assunse Randi per le contromisure. Una sfida destinata a protrarsi. "Crematemi e soffiate le mie ceneri sugli occhi di Geller", ha auspicato Randi nel 2009. Ennesimo sfottò di una vita senza catene.