Giovedì 18 Aprile 2024

L’Italia in ferie per dimenticare la paura

Inizia l’esodo di agosto sotto il solleone. Secondo un sondaggio Ixé partiranno in 21 milioni. La riscoperta delle seconde case.

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di Giovanni Rossi

E l’Italia va, nonostante tutto, in ferie. Bollino rosso? Di più. Il primo week-end di agosto, tradizionale adunata al mare, ai monti e in campagna, tosta i vacanzieri sotto un sole fiammeggiante. I sopravvissuti allo spauracchio Covid e alle code autostradali (Liguria sempre martoriata, 10 km di file anche in Abruzzo per un tentato suicidio dal viadotto della Val Vibrata) festeggiano l’incandescenza dell’estate con gioia proporzionale all’attesa. Temperature ovunque vicine ai 40° (52°percepiti in Sardegna e 50° a Treviso) accolgono i devoti della tintarella, che come una gigantesca famiglia Passaguai – vedi la commedia di Aldo Fabrizi del 1951 – cercano tutti il loro spicchio di felicità, alla faccia del Coronavirus. Secondo l’annuale ricerca Coldiretti-Ixé, sono 21,1 milioni gli italiani in viaggio – o in procinto di muoversi – per almeno un giorno di vacanza fuori casa: sì, anche per un solo giorno, come in quella fortunata pellicola girata 69 anni fa sul litorale romano senz’altra trama che la vita da morsicare come un cocomero quando la sabbia scotta.

"La novità di quest’estate è che un italiano su quattro (25%) sceglie una destinazione vicino casa" e comunque "all’interno della propria regione di residenza", svela la ricerca. Decisiva la riscoperta delle seconde case, ora contese tra nonni, figli e nipoti dopo anni di rimozioni generazionali e vacanze all’estero. Anche affitti lunghi – fino a un mese, nei casi estremi per l’intersa stagione – sono segnalati in molte località turistiche. Motivo? Prevenzione da contagio, magari con rotazione delle presenze di tutto il nucleo familiare. E pazienza se le mascherine d’ordinanza, rigorosamente indossate nei luoghi pubblici o altrimenti allacciate al braccio, ricordano che questo è un anno speciale. I vacanzieri riprendono servizio – ognuno secondo le proprie possibilità – e mai come stavolta il messaggio di antagonismo alle afflizioni pandemiche attenua il -11% delle stime di periodo (sempre secondo Ixè-Coldiretti).

Il momento particolare, che mescola "difficoltà economiche, paura del contagio e timori per il futuro", rafforza "l’abitudine tutta nazionale a concentrare le partenze in agosto". Un mese di netta ripresa dopo "il -54% di giugno e il -23% di luglio" rispetto ai dati di un anno fa. Rimbalzo tecnico o sferzata di ottimismo? Di sicuro "la volontà di attendere un miglioramento della situazione ha portato molti turisti a rimandare il più possibile la partenza", spiegano i ricercatori. A tutto beneficio dell’Italia, che quest’anno è "meta preferita dal 93%" dei connazionali (+7%): "un incremento che non compensa la perdita delle presenze straniere".

I naturali spazi di distanziamento rilanciano campeggi al mare, montagna e campagna. Soffrono gli alberghi. Se la spiaggia resta la meta preferita, "le oltre 24mila aziende agrituristiche italiane" (spesso in zone isolate, in strutture familiari con numero contenuto di posti letto e di coperti a tavola, magari sotto una pergola) "sono forse i luoghi dov’è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza", è l’opinione ragionata di Terranostra e Campagna Amica. Dopo il lockdown con annesse code ai supermercati, l’idea di stare all’aperto con mirate perlustrazioni enogastronomiche – nel Paese delle 304 specialità Igp , dei 415 vini Doc e Docg e dei 5.155 prodotti regionali – ha innegabile potenziale seduttivo. Assaggi di felicità con un occhio al meteo (temperature in calo già domani) e l’altro ai bollettini Covid. Che, da abbronzati, si ascoltano meglio.