L’illusione che lo psicologo risolva tutto

Viviana

Ponchia

Sfuggire il dolore, condurre un’esistenza senza problemi. L’equivoco è sempre stato comunemente accettato dagli uomini e pare valga per tutti gli altri animali. I primi però potrebbero cercare di essere un po’ più curiosi nei confronti della sofferenza, liquidata come congiura e accanimento del destino da delegare a uno specialista anche quando non si tratta di ulcera o mal di denti. Si ammala anche l’anima ed è giusto portarla dal dottore. Prima però varrebbe la pena farci quattro chiacchiere in privato e chiederle: che messaggio mi stai mandando? Almeno nella metà dei casi la risposta sarebbe: ti sto dicendo che sei vivo. E questa mi sembra una diagnosi magnifica.

Non siamo nati per soffrire ma per vivere, cosa che comporta la sua dose di rogne. E medicalizzare ogni genere di afflizione, dal leggero mal di gola al mal d’amore, è una scorciatoia che spesso ci potremmo risparmiare. Assomiglia a un generoso "raccourci" la decisione del presidente Macron di disporre un rimborso forfettario per dieci sedute dallo psicologo per i bambini francesi messi in crisi dal Covid. Pensateci: uno psicologo serio avrebbe molti più stimoli se si trovasse alle prese con bambini che durante il Covid in crisi non ci sono andati. Casi gravissimi, inguaribili anche se le sedute gratuite fossero cento. La rogna globale che ha riguardato tutti potrebbe essere un’ottima occasione per quelle famose quattro chiacchiere con l’anima. E forse – in questa epoca che si credeva asettica e ipersicura – dalla seduta uscirebbe un utile suggerimento per grandi e piccini: la paura vi accompagnerà sempre, fatevene una ragione. Nessuno ci prepara all’incertezza e al fallimento. Ci convinciamo che le cose andranno sempre come desideriamo e al primo intoppo scappiamo, abbiamo fretta di mettere un cerotto. I bambini francesi guariranno quasi tutti (e come tutti) da soli con dosi massicce di aria e gioco. Al dottore potranno chiedere le caramelle.