L'ex Bestia di Satana si laurea. E ora può diventare maestro

Dopo aver svelato i delitti della setta, Andrea Volpe ha passato 16 anni in cella. Adesso vive nel Ferrarese e ha quasi finito gli studi in scienze dell’educazione

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Ha scelto di vivere lontano da Somma Lombardo. E sta studiando per laurearsi. Dopo i boschi della brughiera varesotta l’arenile adriatico. Andrea Volpe vive le sue giornate da uomo libero in una villetta a schiera alla periferia di Lido degli Estensi, un alloggio utilizzato dai genitori quando il figlio era ancora detenuto a Ferrara, nella casa circondariale dell’Arginone. Fra gli impegni delle sue giornate, oltre alle commissioni quotidiane, ci sono adesso gli studi universitari iniziati a Ferrara durante la detenzione. Alcuni esami e poi la tesi di laurea in Scienze filosofiche e dell’educazione: un percorso accademico che potrebbe aprirgli le porte dell’insegnamento didattico.

I genitori continuano ad abitare a Somma Lombardo e a rimbalzare gli approcci sempre più sporadici dei giornalisti. "La storia è finita", commenta, seccamente, la madre. Con il trascorrere del tempo sbiadisce anche la fosca epopea delle Bestie di Satana, gli omicidi, i misfatti, le efferatezze che Andrea Volpe aveva scelto di svelare agli inquirenti, indossando i panni del ’pentito’: gli omicidi di Fabio Tollis e Chiara Marino, quello di Mariangela Pezzotta, a lungo fidanzata dello stesso Volpe, l’istigazione al suicidio di Andrea Bontade, giovane adepto della setta bollato e condannato dai suoi compagni come traditore per non essersi presentato la sera dell’esecuzione di Fabio e Chiara.

Oggi Andrea Volpe ha 44 anni. Ha lasciato il carcere il 14 marzo, dopo avere scontato sedici dei venti anni di reclusione ai quali era stato condannato. Libero da qualche giorno, era stato controllato ai Lidi di Comacchio da una pattuglia che gli aveva chiesto l’autocertificazione e il motivo inderogabile per cui fosse in giro, invece di rimanere chiuso in casa a proteggere se stesso e gli altri dai rischi della pandemia di Covid. Sprovvisto di entrambi, era stato sanzionato con una multa di 400 euro, applicando il decreto legge del 25 marzo.

Mentre era in carcere Volpe si è convertito alla fede cristiana battista, grazie all’aiuto di un religioso, il pastore evangelico Leonardo De Chirico. Nel mese di agosto di un anno fa, inoltre, con quattro compagni di detenzione aveva avviato uno sciopero della fame. Motivo della protesta il fatto che i detenuti delle sezioni dei ’protetti’, proprio a causa delle limitazioni legate alla loro sicurezza, si trovavano esclusi da buona parte delle attività di formazione e rieducazione che venivano organizzate all’interno del carcere.