Per approfondire:
Nelle ultime settimane è passato da una riunione all’altra sempre con la carta geografica sottomano. Grandi manovre in corso. Il generale Antonio Battistini è il comandante della Sanità militare che sta entrando nell’operazione-vaccini, in cui è impegnata l’Italia intera. Già prima coinvolti nell’ assistenza a vario titolo, ora i camici bianchi con le stellette sono chiamati a prendere in mano siringhe e dosi in affiancamento a civili. Vaccini e Regioni: Nas da Arcuri e in Veneto Pfizer gela Zaia: vendiamo solo agli Stati Generale, allora da lunedì si comincia? "Esatto, come ha spiegato il ministro Lorenzo Guerini durante la sua visita, sarà operativo il primo centro per la vaccinazione di massa organizzato dalla Difesa nella cittadella militare della Cecchignola a Roma. L’esercito allargherà poi i punti di vaccinazione in diverse parti dì’Italia". Come è organizzato l’hub della Cecchignola? "Qui sono già operative due postazioni di drive trough per i tamponi. Si aggiungeranno altri due binari per i vaccini". Con che potenzialità? "Con 32 postazioni si potrà arrivare fino a 2500 somministrazioni al giorno a cui si dedicano 40 medici e 70 infermieri delle Forze armate e dell’Asl locale". Come sono divisi i due binari di vaccinazione? "Ci sono moduli per pre e post iniezione, una emergency room e due settori: uno per ultraottantenni in una struttura fissa e un altro all’interno di una tensostruttura dedicato e cittadinanza e forze dell’ordine. Tutto in sinergia con l’Istituto Spallanzani e la Regione Lazio". Quanti militari sono impegnati nell’emergenza? "Diverse centinaia. Per far funzionare l’attività sanitaria servono manutenzione, controllo, rifornimento, assistenza. Operano reparti del genio, dei trasporti, della logistica e altri per la sicurezza". Su che altri fronti siete presenti? "Nei centri ospedalieri militari di Roma e Milano abbiamo disponibili 150 e 48 letti, poi sono operativi ospedali da campo ad Aosta, Cosenza, e ...
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