Mercoledì 24 Aprile 2024

L’Ema si prepara ad assolvere AstraZeneca. Asse Draghi-Macron: "Ripartire subito"

Domani la decisione dell’Agenzia del farmaco europea. Lo studio: eventi collaterali meno frequenti rispetto a Pfizer e Moderna

La direttrice dell’Agenzia del farmaco europea, Emer Cooke, 59 anni

La direttrice dell’Agenzia del farmaco europea, Emer Cooke, 59 anni

Tutto lascia prevedere che domani l’Ema darà parere favorevole, con prescrizioni, all’utilizzo del vaccino AstraZeneca. La pressione è notevole al punto che la direttrice dell’Ema, Emer Cooke, ha convocato ieri una conferenza stampa a sorpresa. "Restiamo fermamente convinti – ha detto Cooke – che i benefici superino i rischi. Al momento non c’è evidenza di correlazione tra le morti e le iniezioni di AstraZeneca, ma stiamo indagando sia su singoli lotti che sul vaccino in sé e anche sul processo di produzione. È prioritario arrivare a una conclusione chiara per capire se ci sono nessi tra vaccinazioni ed eventi tromboembolici, sui quali stiamo svolgendo un’analisi rigorosa, valutando caso per caso le reazioni sospette: vogliamo capire se sono effetti collaterali o coincidenze". "Nelle sperimentazioni – ha aggiunto – il numero di eventi tromboemolitici non era stato più alto. Adesso stiamo verificando i nuovi casi, che sono più di una trentina. Assicuriamo totale trasparenza. I nostri esperti si sono incontrati tutta la settimana scorsa e così anche oggi. La nostra decisione sarà presa giovedì".

Se sarà un via libera, Italia, Francia, Germania e Spagna – e forse anche gli altri Paesi che hanno deciso per lo stop – sono pronte a togliere il bando. Il premier Mario Draghi ha sentito ieri il presidente francese Emmanuel Macron e nel colloquio è emerso che "le dichiarazioni preliminari dell’Ema sono incoraggianti". Mario Draghi ribadisce la linea condivisa anche con la cancelliera tedesca, Angela Merkel: la decisione di sospendere la somministrazione del farmaco dell’azienda anglo-svedese è una "una misura temporanea e cautelativa, che durerà fino a giovedì, in attesa della conclusione dell’analisi dell’Ema". Nel caso in cui l’agenzia dovesse dare un responso positivo, i due leader "sono pronti a far ripartire la somministrazione". La linea è quella della fiducia in un positivo esito della valutazione Ema. Che limiterebbe il danno alla campagna vaccinale. La Commissione europea e Pfizer-Biontech hanno raggiunto intanto un accordo per accelerare le consegne anticipare al secondo trimestre la fornitura di 10 milioni di dosi che erano previste nella seconda parte dell’anno.

Da notare che secondo il database di Ema nei vaccini di Pfizer e di Moderna le reazioni avverse – a livelli paragonabili con il placebo, per gli eventi gravi – hanno tassi superiori rispetto a quello AstraZeneca. La mortalità è 0,0038% per Moderna, dello 0,00086% per Pfizer e dello 0,00057% per AstraZeneca. Risultano infatti 102.100 segnalazioni di reazioni avverse per il Pfizer, 54.571 per AstraZeneca e 5.939 per Moderna, un dato che scende rispettivamente a 17.056, 3.798 e 1.099 se si considerano soltanto le patologie che hanno portato alla sospensione precauzionale del vaccino anglo-svedese: problemi cardiaci, vascolari (incluse trombosi e emorragie), e del sangue (incluse coagulopatie). In particolare, dai dati emergono 365 decessi di persone inoculate con vaccino Pfizer. I decessi sono per problemi cardiaci (276 morti), vascolari (74) e del sanguesistema linfatico (15). Si tratta dello 0,00086% sul totale delle 42.407.948 dosi di Pfizer distribuite nell’Ue più Islanda, Liechtenstein e Norvegia. Per AstraZeneca,risultano 85 decessi per le stesse patologie rispetto a un totale di 14.874.397 dosi distribuite (lo 0,00057%). AstraZeneca ha visto segnalazioni per 63 morti per disturbi cardiaci, 11 per problemi vascolari e altrettanti per patologie ematiche. Nel caso di Moderna il totale dei morti per le tre patologie messe in possibile relazione con la somministrazione del vaccino è di 137 su un totale di 3.600.862 milioni di dosi distribuite: 96 decessi per problemi cardiaci, 32 per effetti collaterali vascolari e 9 per problemi del sangue. La percentuale in quest’ultimo caso è dello 0,0038%.